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29.
La regola della fede secondo Tertulliano.
Tertulliano (scritto v. 200), De I'raescript. haereticorum, 13.
(Tertulliano, a cura di Felice Bamorino. - S. E. Vita e Pensiero, Milano.)
Regola della fede... è quella per la quale si crede che vi è-un Dio solo, e che non è altri se non il Creatore del mondo, il quale creò dal nulla l'universo per mezzo del Verbo emesso prima d'ogni altra cosa; questo Verbo esser chiamato Figlio, in nome di Dio visto qua e là dai Patriarchi, udito sempre nei Profeti, in ultimo, per lo spirito e la potenza di Dio Padre, esser passato nella Vergine Maria, fatto carne nel seno di Lei ed esser nato da Lei come Gesù Cristo; di poi aver predicato la nuova legge e la nuova promessa del regno dei Cieli, aver fatto miracoli (virtutes fecisse)-, crocifisso, esser risuscitato il terzo giorno; rapito al cielo, essersi seduto alla destra del Padre, aver inviato poi in sua vece la forza dello Spirito Santo a guidare i fedeli; dover tornare circonfuso di luce ad assumere i Santi al frutto della vita eterna e delle promesse celesti e a condannare i profani al fuoco eterno, previa la risurrezione degli uni e degli altri nella loro carne.
30.
Gesù Cristo, lo Spirito Santo, la Chiesa, i Novissimi, nella catechesi di S. Agostino.
La prima Istruz. Cristiana (De catechiz. rudibus) 40-48.
(Trad. del Sao. G. De Luca, seguita dal testo latino. - Llbr. ed. Fiorentina.)
8. Agostino scrisse, oltre alle « Confessioni » e a molte opere dogmatiche, polemiche e filosofiche, un trattato « De catechi-zandis rudibus », in cui espone sapienti norme pratiche per l'insegnamento della Beligione, e dà un saggio completo di catechèsi. Di questo saggio fanno parte le pagine che seguono.
Il Vecchio Testamento descrive il popolo carnale a figurare il vecchio uomo, tutto immerso, ad eccezione di pochi perspicaci patriarchi, profeti, ed occulti santi, nella vita del senso, agognante quei premi materiali che Iddio gli dava in