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18.
Le prove della divinità di Gfesù.
S. Agostino (, 430), De Civitate Dei, 1. 22, 8.
Perchè, dicono, ora quei miracoli che voi predicate siano avvenuti ora noli accadono più! Potrei rispondere che essi furono necessari prima che il mondo credesse, affinchè credesse. Colui che cerca ancora prodigi per credere, è egli stesso un gran prodigio, egli che non crede mentre tutto il mondo crede. Ma dicono così per insinuare che quei miracoli non avvennero nemmeno allora. E come mai dunque con tanta fede dappertutto si esalta Cristo salito in cielo col suo corpo? Come mai, in tempi eruditi e che respingevano tutto ciò che non è possibile, senza alcun miracolo il mondo credette delle cose mirabilissimamente incredibili? Diranno che erano cose credibili e che furono credute per questo? Perchè adunque essi stessi non credono?
È breve il nostro argomento: o una cosa incredibile che non si vedeva fu creduta per testimonianza di altre cose incredibili che pure avvenivano e si vedevano: o certo una cosa così credibile da non aver bisogno, per essere creduta, di nessun miracolo, accusa la eccessiva incredulità di costoro.
Questo io vorrei dire per confutare degli uomini stoltissimi. Poiché la realtà di molti miracoli, fatti per rendere testimonianza a quell'uno e grande e salutare miracolo, per cui Cristo colla carne nella quale risorse, salì al cielo, non si può negare.
S. Giovanni Crisostomo (j 407): Quod Ghristus sii Deus.
Impegnerò il combattimento prima con i Gentili. Se l'idolatra mi domanda « Come mi dimostrate voi che il Cristo è Dio? » (è questo il punto che bisogna stabilire innanzi tutto, perchè le altre verità derivano da questa come dal loro principio) non andrò a cercar le mie prove nel cielo, non farò ricorso a considerazioni troppo elevate. Se rispondessi, infatti « Egli ha creato il cielo, la terra e i mari », quest'uomo non mi comprenderebbe. Se gli dicessi anche « Ha risuscitato i morti, ha restituito la vista ai ciechi, ha cacciato i demoni », non mi crederebbe di più : Se dicessi infine « Egli ha promesso il regno del cielo e i beni nascosti della grazia » ; se parlassi della risurrezione, non contento di respingere la mia parola ne farebbe oggetto di burla.