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gnore, ch'io conosca e comprenda se sia prima l'invocarti o il lodarti; e se sia prima il conoscerti o l'invocarti. Ma chi T'invoca, che non Ti conosca? Chi il facesse, potrebbe accadergli dì invocare un altro in luogo tuo. 0 piuttosto Ti s'invoca al fluii di conoscerti? Ma come s'invocherà uno, in cui non si crede? 0 come si crederà in lui senza che uno lo bandisca? (1). Eppure loderanno il Signore coloro che lo cercano (2). Poiché cercandolo lo troveranno, e trovandolo lo loderanno. Ch'io Ti cerchi, o Signore, invocandoti, ch'io T'invochi, credendo in Te, perchè sei stato bandito a noi. T'invoca, o Signore, la mia fede, che Tu mi donasti, che Tu m'inspirasti per l'umanità del Figliuol tuo, pel ministero del tuo banditore.
7.
Chi sei dunque, mio Dio?
S. Agostino, op. cit., trad. Tescari, 1, 4.
Chi sei dunque, o mio Dio? che altro, dimmi, se non il Dio Signore? Chi è infatti signore, all'infuori del Signore? o chi è Dio, all'infuori del Dio nostro? (3). 0 sommo, ottimo, potentissimo, onnipotentissimo, misericordiosissimo e giustissimo, lontanissimo e presentissimo, bellissimo e fortissimo, stabile e incomprensibile, immutabile mentre muti tutte le cose, mai nuovo, mai vecchio mentre tutto innovi e a vecchiezza adduci i superbi che noi sanno, sempre in attività, sempre in quiete, raccogli senza patir bisogno, porti e riempi e proteggi, crei e nutrisci e rechi a perfezione, cerchi senza che nulla Ti manchi, ami senza avvampare, sei geloso senza inquietarti, Ti penti e non provi dolore, Ti adiri e rimani traquillo, muti opere e non muti disegno, accogli quello che rinvieni e che mai non hai perduto; non mai in bisogno, pur godi di guadagnare, non mai ingordo pur esigi interessi; Ti si dà in più così da metterti in debito, e nessuno possiede niente che non sia tuo; paghi i debiti pur non dovendo nulla a nessuno; condoni i debiti senza rimetterci nulla: che significa mai tutto questo che ho detto, o mio Dio, vita mia, dolcezza mia santa? o che significa quello che uno dice, quando parla di Te? Eppure guai a chi tace di Te, poiché i muti stessi ne parlano.
(1) Eom, x, 14.
(2) Salm xxi, 26.
(3) Salm. xvii, 32.