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La Religione esposta in lezioni pratiche per le scuole
Volume I - La Fede
Can. Giulio Bonatto
Casa Editrice Marietti, 1932, pagine 160

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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[ Testo della pagina elaborato con OCR ]

   — uà —
   soggetto Dio : dunque Egli regge ogni natura. E nella « consolazione » definisce che cosa sia Dio : quel Dio che noi concepiamo non può essere altrimenti concepito se non come una mente sciolta e libera, aliena da ogni composizione materiale e mortale, che tutto sa e tutto muove. Anche Anneo Seneca che fu tra i Romani il più acuto storico, quanto sovente dà la giusta lode al sommo Dio! Parlando infatti della morte immatura: non comprendi, dice, l'autorità e la maestà del tuo giudice, reggitore della terra e del cielo e Dio di tutti gli dei, dal quale cotesti numi che singolarmente adoriamo e onoriamo, dipendono? E così nelle « Esortazioni »: questi, quando gettò i fondamenti di questa bellissima mole, e cominciò a ordinare questo mondo di cui nulla di maggiore o di migliore vi fu mai in natura, in modo che ogni cosa si movesse sotto la sua propria direzione, quantunque. Egli si estendesse a tutto il corpo del creato, tuttavia generò gli dei ministri del suo regno. E quante altre cose disse, simili a quelle che noi diciamo, che ora tralascio perchè più opportunamente le riferirò in altri luoghi. Ora mi basta dimostrare che uomini di grandissimo ingegno si sono avvicinati alla verità e sarebbero quasi giunti a rendersene padroni se non li avesse ritratti la forza della consuetudine e la vana apparenza delle false opinioni; per cui ritenevano che vi fossero altri dei, e credevano di dover considerare e onorare come divinità, come se fossero fornite di ragione, quelle cose che Dio ha create a uso dell'uomo.
   6.
   Ch'io ti cerchi, o Signore, invocandoti !
   S. Agostino, Oonfessiones (scritte v. il 400), 1, 1. (S. Aurelio Agostino, Le Confessioni, trad. da 0. Tescari - S. E. I. - Torino).
   Grande sei, o Signore, e meritevole di lode molta; grande è la tua potenza e della tua sapienza non v'è misura (1). Eppure c'è un uomo, una particella della tua creazione, che Ti vuol lodare; un uomo ohe reca intorno la sua mortalità, che reca intorno la testimonianza del suo peccato e la testimonianza che Tu resisti ai superbi (2). E tuttavia Ti vuol lodare egli, un uomo, una particella della tua creazione. Sei Tu che susciti la gioia di lodarti, perchè Tu ci hai fatti per Te, e senza requie è il cuor nostro, finché non abbia requie in Te. Dammi, o Si-
   ti) Salm oxr.iv, 3 e cxr.vi, 5. (2) I Pietr, v, 5 e Giac-, vi, 6.