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La Religione esposta in lezioni pratiche per le scuole
Volume I - La Fede
Can. Giulio Bonatto
Casa Editrice Marietti, 1932, pagine 160

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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[ Testo della pagina elaborato con OCR ]

   — S3 —
   crede una verità, non può errare. Era dunque un dogma, non definito, ma definibile. E la definizione venne nel 1870, nel Concilio Vaticano.
   Molti non fanno buon viso a questo dogma, perchè lo fraintendono. Esporremo il suo giusto concetto e le sue prove.
   Il Papa è infallibile della stessa infallibilità della Chiesa quando, parlando ex cathedra come Pastore e Maestro di tutta la Chiesa, definisce le verità che riguardano la fede ed i costumi.
   Diciamo: 1° È infallibile, non impeccabile. Se vi furono dei Papi meno buoni, non per questo è mancata loro l'infallibilità nell'insegnare.
   2° Infallibile dell'infallibilità della Chiesa, e perciò per tutte le verità che riguardano, in qualche modo, la fede ed i costumi.
   3° Il Papa personalmente, non un altro tribunale della Chiesa, qual è per esempio il S. Ufficio.
   4° Il Papa come Papa, quando definisce una verità ex cathedra, non come dottore privato.
   Le prove di questo dogma si desumono dalla S. Scrittura e dalla Tradizione.
   L'infallibilità del Papa:
   1° Fu affermata da Gesù. Egli disse a Pietro: «Tu sei Pietro, e su questa pietra io fonderò la. mia Chiesa » (Mt. 16, 18). Se Pietro potesse vacillare nella fede, non sarebbe buona pietra di fondamento. ¦— Disse ancora: « Pasci i miei agnelli, pasci le mie pecorelle » (Giov. 21). Di qui in Pietro il dovere di dare a noi il nutrimento della dottrina, e in noi il dovere di riceverlo : ora, non può esservi obbligo di abbracciare l'errore. — Gesù diede a Pietro una speciale assicurazione per sè e per i suoi successori, e uno speciale incarico : « Io ho pregato per te, affinchè non venga meno la tua fede : e tu conferma i tuoi fratelli » (Le. 22, 32). Onde è stato detto del Papa: « Egli conferma tutti gli altri, e non è confermato da nessuno ».
   2° È necessaria. È necessaria nella Chiesa un'autorità suprema per decidere le controversie. E poiché i Concilii non sono sempre possibili, tale autorità non può essere se non nel Papa.
   3° Fu sempre riconosciuta nella Chiesa. Nelle controversie si guar dava a Roma. Il mondo cristiano pendeva dal verbo di Roma. « Dove è Pietro, ivi è la Chiesa » (S. Ambrogio, Enarrat. in ps. 40, 30) « Roma ha parlato, la causa è finita» (S. Agostino, Serm. 131, 10, 10).
   4° È confermata dal fatto: poiché in una sì lunga serie di Pontefici, in tanta varietà di questioni sorte lungo i secoli, mentre tanti Vescovi deviarono, non si dà il caso di un Papa che abbia errate come Maestro