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È adunque chiaro che Gesù conferì a Pietro l'incarico di reggere la Chiesa, di confermare i fratelli, di pascere il gregge cristiano, e che Pietro lo esercitò. Or questo primato sarà stato solo per lui?
Una pietra fondamentale, un centro direttivo, un Pastore supremo era necessario alla Chiesa assai più in avvenire che nei tempi Apostolici, quando era viva la memoria di Gesù, erano vivi gli Apostoli. Gesù non aveva conferito a Pietro un privilegio personale, ma un incarico da trasmettere ai suoi successori. Or chi sono i successori di Pietro? Chiediamolo alla storia della Chiesa: essa ci dice che Pietro venne a Roma, ivi esercitò il primato per molti anni, e ivi morì nella persecuzione di Nerone, l'anno 67. A Lui successsero nella sede di Roma Lino, Cleto, Clemente. Reggevano la Chiesa: a loro guardavano i fedeli non di Roma solo, ma di tutto il mondo. La sede di Roma era la sede di Pietro. Il Vescovo di Roma era il successore di Pietro, il capo del cristianesimo.
Verso la fine del i secolo sorgono dissensioni nella Chiesa di Corinto, e sono deferite non a S. Giovanni Apostolo che era in Efeso, ma al papa Clemente di Roma. Nell'anno 190 il papa Vittore I disapprova alcune comunità cristiane dell'Asia Minore che volevano celebrare la. Pasqua nella data in cui la celebravano gli ebrei, le minaccia di scomunica, e le riduce all'obbedienza. Nel 250 il papa Stefano II emana un decreto in cui disapprova e proibisce l'uso di alcuni Vescovi Africani, che ribattezzavano coloro che fossero stati battezzati dagli eretici. E in seguito i Papi convocano i Concilii, li presiedono, li sanzionano; a loro sono deferite le controversie; a loro ricorrono per appoggio gli stessi eretici; essi si oppongono alle ingiustizie, come nel caso di S. Atanasio Vescovo di Alessandria, che deposto dall'imperatore, è restituito nella sua sede dal Papa.
Erano le prime manifestazioni del Primato. Ed esse sono cresciute in luce meridiana, e danno non solo raggi di gloria, ma calore e vita.
Il Papa non è solo il Capo che prende un nuovo nome, porta la tiara o triregno, veste di bianco, ha il titolo di Santità, ha i primi onori: il suo primato non è solo di onore, ma di giurisdizione, conforme allo spirito del 'Vangelo secondo il quale il potere non è onore, ma onere a servizio del prossimo (Le. 22, 24). Il Papa è Maestro e Pastore. In Lui si assomma il potere legislativo, giudiziario, amministrativo della Chiesa. Egli ha la pienezza del Sacerdozio, come Vescovo di tutta la Chiesa.
In Lui si compendia il Magistero della Chiesa, con la prerogativa della infallibilità. Egli è il Vicario di Gesù Cristo, il « dolce Cristo in terra » come lo chiamava S. Caterina da Siena (lettura 22).