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La Patria. Geografia dell'Italia
Provincia di Alessandria
Gustavo Strafforello
Unione Tipografica Editrice Torino, 1890, pagine 256

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   Mandamenti e Comuni del Circondario di Novi Ligure
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   di Sant'Antonio. Gelsi, frumento, canapa, bestiame e pollame ; bachicoltura. Questo Comune va soggetto a frequenti inondazioni prodotte dal Po, dal Tanaro e dallo Scrivia, da cui è circondato.
   Cenni storici. — Le case componenti codesto borgo spettavano in addietro a 10 Comunità e le-isole su cui sorgono si andarono formando da alluvioni del Po e del Tanaro. I primi a popolarle furono gli Isimbardi, nobili pavesi feudatari di Pieve del Cairo, i quali vi fondarono, nel 1545, una colonia di villici. Nel 1807 furono costituite in Comunità con le alluvioni di Cambiò ed assegnate, nel 1818, alla Lomellina, ma aggregate poi alla provincia d'Alessandria.
   Coli, elett. Alessandria I — Dioc. Tortona — P* T. a Sale.
   Pioverà (1511 ab.). — In pianura, a destra del Tanaro, a 7 chilometri circa da Sale, con una roggia derivala dallo Scrivia. Parrocchiale di San Michele ed Oratorio di San Giovanni di bella architettura. Grano, meliga, uva, gelsi, filanda. Il territorio del Comune è difeso dalle corrosioni del Tanaro con un argine. Trovansi sorgenti che dànno acqua da far muovere un molino di proprietà Balbi.
   Cenni storici. — Il castello feudale dei Balbi Pioverà genovesi, con torri e ponti levatoi, tuttora in buono stato, veniva a questi ceduto dagli Omodei, che già lo possedevano nel secolo XVII.
   ColL elett. Alessandria I — Dioc. Alessandria — Pa T. a Sale.
   Mandamento di SAN SEBASTIANO CORONE (comprende 7 Comuni, popol. 6387 ab.).— Territorio poco esteso, montuoso e poco fertile, bagnato dal Curone e dal Museglia, che vi si versa a poca distanza. Soprastanno al Comune le alte vette dell'Apennino che segnano i limiti naturali di separazione dal Genovesato. Il prodotto principale è la seta greggia, molto rinomata e che, ridotta in organzino, è molto ricercata all'interno ed all'estero.
   San Sebastiano Curone (899 ab.). — A scirocco di Tortona, ove ha principio l'alta montagna, si aprono le due vallate del Curone e del Museglia, al cui confluente giace il capoluogo, situato alla sinistra del Curone ed alla destra del Museglia; è fiancheggiato da due ampie strade di circonvallazione, sostenute da forti ripari in muratura lungo i torrenti, le quali si uniscono alla strada consortile di vai Curone mediante un elegante ponte in pietra avente a capo una rotonda ove è costrutto un grazioso peso pubblico. Le strade di circonvallazione proseguono sempre carrozzabili lungo il Curone sino a Gremiasco, e lungo il Museglia verso Montacuto. Vi sorgeva in addietro un castello ben munito, posseduto dai Visconti di Tortona, che fu poi smantellato in parte. Parrocchiale di San Sebastiano a tre navale e di buona architettura. Commercio di bestie bovine ed ovine, di lane, cereali, legna, carbone, ecc. Cacciagione abbondantissima.
   Cenni storici. — Prima del secolo XIV non esisteva, dove ora sorge questo Comune, che una cappelletta coll'immagine di S. Sebastiano. Dava a questo luogo successiva importanza la comodità di comunicazioni del Piacentino colla repubblica di Genova e il frequente passaggio di truppe spagnuole da Genova a Piacenza nello scorso secolo. Fu feudo dei Doria Pamphili.
   Uomini illustri. — Vi nacque il pittore Giani, che nel 1855 vi fondò un'Opera pia portante il suo nome.
   Coli, elett. Alessandria I — Dioc. Tortona — P* T.
   Brignano Curone (601 ab.). — Giace in molte frazioni sulla sinistra del Curone, in piano fertilissimo, nella valle omonima, a 5 chilometri circa da San Sebastiano, con chiesa molto venerata di San Desiderio vescovo e martire. È traversato dalla bellissima strada consortile che, movendo da San Sebastiano, costeggia la sponda
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