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Parte Prona — Alta Italia
Maad amento di SALE (comprende 4 Comuni, popol. 9955 ab.). — Territorio in pianura, limitato a settentrione dal Po, irrigato da un canale derivante dallo Scrivia e percorso anche dal rivo Riale. Suolo assai fertile, trovando molto vantaggio dalle molteplici torbe lasciate dal Po, che anticamente aveva il suo letto in questo Comune.
Sale (6338 ab.). — Giace sulla strada provinciale da Tortona a Mortara alla destra del Po e a 24 chilometri da Alessandria. Ha due sobborghi, parecchie belle case che mostrano l'agiatezza dei loro proprietari, una piazza alquanto spaziosa e due contrade assai larghe. Due pubblici passeggi in siti elevati, ornati ambidue di acacie; uno di essi circonda il paese. L'antico castello fu demolito verso il 1415 sotto il duca Filippo Maria Visconti, e le mura rimaste furono atterrate da non molto tempo per deliberazione del Consiglio municipale. Tre parrocchiali: di Santa Maria e San Siro, con due antiche statue colossali dei S3. Siro e Apollinare, celebre per la stipulazione della pace fra Pavesi e Tortonesi nel 1165; di San Giovanni Battista, del 1453, col suo classico campanile avente una guglia di forma conica, misurante metri 18 di elevazione sulla torre e con un grande quadro del Crocefisso; e quella di San Calo-cero, con vari dipinti notabili, edificata sul principio del 1500. Ospedale della B. V. del Carmine e parecchi legati di beneficenza. Frumento, viti, ortaglie, fiene, legumi, meliga, molti gelsi e molto bestiame. Vi si allevano filugelli in quantità, ed una filanda a vapore dà opera alla trattura della seta. Estensione del territorio, ettari 4702.40. Mercato ebdomadario; due fiere.
Cenni storici. — Credesi da alcuni che, nel sito ove sorge ora Sale, i Goti costruissero un forte castello per difendere la sponda sinistra del Tanaro, ampliato in seguito dal Barbarossa, e che questi vi ponesse la sua stanza e gli alloggiamenti per l'assedio di Tortona. È già nominato in atto pubblico del 996. La sua milizia, unita a quella di Pavia, respingeva e fugava, nel 1155, le forze riunite di Milano e Tortona. Nei sinodi diocesani del 1500 e 1600 è nominato come insigne borgo. Fece parte del ducato di Milano, ed ottenne da Filippo Maria Visconti di reggersi con proprii statuti (9 marzo 1413). Subì le vicende di quel ducato e dopo la celebre battaglia di Pavia sotto Carlo V fu soggetto alla Spagna, poscia all'Austria, e finalmente nel 1748 alla pace di Aquisgrana passò coli'Oltrepò pavese sotto la dominazione di Carlo Emanuele III di Savoia. Nel secolo XVI fu contado dei D'Adda milanesi, che l'acquistarono dai Botta. Nel secolo XVII e XVIII, e specialmente sul finire di questo e sul cominciare del presente secolo, fu luogo di passaggio di molte truppe belligeranti. Napoleone I vi passò coll'esercito francese nel 17% e vi si fermò due giorni nel 1799. Vi passò pure nel 1821 un corpo d'Austriaci che recavasi a reprimere i moti liberali del Piemonte, e nel 1859 vi pose gli alloggiamenti il corpo d'armata francese di Mac-Mahon.
Uomini illustri. — Secondo una tradizione costante Sale fu patria di S. Galdino, arcivescovo di Milano. Vi nacque pure Battista Trovamala, fondatore dell'Ospedale dei poveri e autore dell'opera Summa Casuum Conscientiae, lodata dal Bellarmino e dall'Advocat, che fu la prima stampata a Novi nel 1483.
Coli, elett. Alessandria I — Dioc. Tortona — P4 T. e Tramvia per Tortona e Alessandria.
Guazzora (723 ab.). — Sulla destra del Tanaro e del Po, e a 6 chilometri circa da Sale, va rinomato principalmente pe' suoi vini da pasto molto saporiti e per l'abbondanza dei bozzoli. Oltre a ciò, il suolo, ben coltivato, produce in copia frumento, segala, granturco, marzuoli d'ogni sorta.
Coli, elett. Alessandria I — Dioc. Tortona — P* T. a Sale.
Isola Sant'Antonio (1383 ab.). — Sta tra il Po e il Tanaro, il quale mette capo nel primo, dopo di aver ricevuto poco innanzi lo Scrivia sul confine di cotesto Comune con quello di Mezzana-Bigli. Dista 8 chilometri da Sale, con parrocchiale
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