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Parte Prima — Alta Italia
feroce imperatore conserva ancora al dì d'oggi il nome di Cast elione, e nel territorio del Comune, a poca distanza del paese, scorgesi ancora qualche avanzo di un'altra rocca, atterrata anch'essa e posseduta dai signori di Bagnolo. Fu poi feudo
degli Spinola marchesi di Montebello. Nella seconda metà del secolo XIV vi nacque l'illustre medico Guglielmo de Doglis. Coli, elett. Alessandria I — Dioc. Tortona — P* T. e Str. ferr. Alessandria-Piacenza.
Villaromagnano (643 ab.). — Giace in una valle fra due alle colline, a destra dell'Ossona e a 7 chilometri circa da- Tortona. Ha una parrocchiale dedicata a S. Michele, di moderna costruzione d'ordine corinzio, ed un'altra chiesa del Rosario antica e di architettura semi-gotica. Sulla collina, a sinistra, avanzi di un vetusto castello. Vino, gelsi, cereali.
Cenni storici.—Vogliono alcuni sia d'origine romana e seguì le sorti di Tortona. Nel 1772 fu infeudato, con titolo comitale, ai Casella di Tortona.
Coli, elett. Alessandria I — Dioc. Tortona — P* T. a Tortona.
Mandamento di CASTELNUOVO SCRIVIA (comprende 3 Comuni, popol. 9104 ab.). — L'esteso territorio, bagnato dal Po, dallo Scrivia e dal Grue, produce, oltre i cereali ed il fieno, vini chiari, spiritosi e saporiti, bozzoli che dànno sete greggie molto pregiate, robbia e guado per tingere in nero, ricercato in addietro. Nell'autunno raccolgonsi tartufi bianco-giallognoli molto pregiati.
Castelnuovo Scrivia (7418 ab.). — Sta in ampia, ferace ed amena pianura, sulla destra dello Scrivia, a 10 chilometri da Tortona. E tutto riunito con quattro principali contrade spaziose e due piazze quadrilunghe, fiancheggiate da case pulite e da botteghe moderne. Chiesa parrocchiale dei SS. apostoli Pietro e Paolo, a cinque ampie navate, con dieci maestose colonne di granito, su disegno del Pellegrini, celebre architetto e pittore, che vi ha un superbo dipinto di S. Carlo Borromeo, anche patrono'del borgo. Il bassorilievo nel frontone della porta maggiore, rozzamente scolpito in arenaria, rappresenta un leone con addosso un uomo erculeo che si sforza squarciargli con le mani la gola (fig. 109). L'illustre storico Sismondi, nella sua Storia delle repubbliche italiane del medioevo, dimostrò che quest'emblema simboleggia la potenza del papa, il quale infrenò nel 1620 il leone di S. Marco, ovvero Venezia in guerra con Genova. Oltre altre chiese e conventi è da ricordare il santuario della Madonna delle Grazie, a un chilometro circa dall'abitato, elegante tempietto moderno su disegno del cav. Sereno, con statue e dipinti pregevoli. Delle sue mura antiche, che avevano un circuito di 3600 metri, non rimangono che i ruderi ed un'alta torre.
Cenni storici. — Alcuni scrittori pretendono che la fondazione di Castelnuovo risalga ad un tempo vicino a quello in cui fu edificata l'antichissima Tortona. Nel V secolo fu fortificato per ordine di Teodorico. Nella distruzione di Tortona, pel Barbarossa nel 1155, il suo castellano fu sottomesso a Pavia, da cui però riscatta vasi
Fig. 108. — Esterno di finestra in una casetta a Pontecurone (da fotografia di Cicala).
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