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Parte Prima- — Alta Italia
tele, ecc. Grande il numero delle botteghe di vario genere, specialmente per la vendita di panni, delle telerie, della canapa, del lino e di tutti gli altri oggetti necessari ai bisogni della vita. Nel commercio d'esportazione primeggiano il vino rinomato e venduto in grande quantità ai mercanti lombardi, piemontesi e genovesi, i bozzoli e la seta.
Cenni storici. — Ovada è d'antichissima origine; si crede che corrisponda al Vada inter Apenninum et Alpes menzionato da Decimo Bruto nelle lettere a Cicerone, allorché inseguiva Marco Antonio. Appartenne nel medioevo al marchese Aleramo. I marchesi di Monferrato ne investirono in parte quelli del Boisco, dai quali passò, per eausa di nozze, ai Malaspina di Cremolino. Fu acquistato sulla, line del secolo XIII dai Genovesi, che lo cedettero nel secolo seguente a Carlo VI re di Francia. Si alternarono successivamente in questo possesso Genovesi, Monferrini e i Visconti di Milano, nonché varie famiglie feudali, come i Guasco, gli Spinola, i Fregoso, gli Adorno e i Trotti Bentivoglio. Infine, nel 1528, Genova, liberatasi dalla soggezione francese, riconquistò Ovada colle artiglierie. Indi a non molto i Trotti procurarono di riaverla per mezzo di Carlo V ; ma, riuscito vano ogni tentativo, venderono, nel 1569, ogni ragione e diritto a Genova. Nella guerra fra questa repubblica e i Gallo-Ispani sulla fine del marzo 1625, e in tutte quelle di quel secolo e del successivo sino al 1800, Ovada e il suo circondario furono teatro di operazioni militari ed ebbero perciò a soffrire danni e devastazioni. Dopo il 1800 seguì le vicende della repubblica genovese, finché fu riunita con essa agli Stati del re di Sardegna.
Uomini illustri. — Nacquero in Ovada il sacerdote Pietro Grandi, pittore che lasciò in patria parecchi freschi di qualche merito; Ignazio Tosi, altro buon pittore ; Pier Francesco Buffa, medico di molto grido ; Emanuele Borgatta, valente pianista; il P. Tommaso Buffa, insigne predicatore, di cui abbiamo a stampa uno dei migliori quaresimali, ed il P. G. B. Cereseto delle Scuole Pie, virtuoso e liberal sacerdote, esimio letterato, autore di varie opere e di una traduzione assai pregiata della Messiade di Klopstock edita in Torino dall'Unione Tip.-Editrice nel 1853. Ma la maggior gloria d'Ovada si è quella di aver dato i natali a Domenico Buffa (morto immaturamente nel 1858), storico, poeta, ministro d'agricoltura e commercio nel gabinetto Gioberti, regio commissario a Genova, autore di una Storia della Lega Lombarda, delle Origini sociali, del dramma G. B. Vico, ecc.
Coli, elett. Alessandria IV (Acqui) — Dioc. Genova — P' T. e Tramvia Novi-Molare-Rossiglione.
Belforte Monferrato (888 ab.). — Sta in colle fra il ramo destro dello Stura, fecondo d'anguille e di trote, e il Piota, sopra una collina a cui soprastanno alte e scoscese montagne, a chilometri 3.69 da Ovada. Parrocchiale dedicata alla Natività di M. V. Antico castello dei marchesi Cattaneo di Belforte, già residenza di Guglielmo il Grande marchese di Monferrato. Amedeo VIII duca di Savoia lo tolse a Gian Giacomo e glielo restituì alla pace di Torino del 1435. Bestiame, pascoli e vigneti. CqU. elett. Alessandria IV (Acqui) — Dioc. Tortona — P* T. a Ovada.
Tagliolo (2282 ab.). — Sorge in amena collina fra il Piota e lo Stura, a metri 320 dal livello del mare e a chilometri 2.30 da Ovada. Parrocchiale di San Vito ; ampio ed antico castello con torre quadrata altissima e maschio, fatto costruire dai Genovesi nel secolo XIII e recentemente restaurato in istile medioevale a spese dell'attuale proprietario marchese Giuseppe Pinelli-Gentile sotto la direzione artistica di Alfredo D'Andrade(flgg. 94-95). Ottimi vini rossi che misurano 12 a 13° d'alcool; eccellenti tipi da pasto e da taglio; fanno buonissima prova per l'esportazione in America.
Cenni storici. — Tagliolo era soggetto anticamente ai marchesi del Bosco, uno dei quali, Ottone, lo cedeva nel 1210 alla repubblica di Genova, che vi fece costruire
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