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Parte Prima — Alta Italia
Fig. 92. — Castello di Silvano d'Orba : lato sud (da fotografia di V. Paki-Rossi).
ai quali fu tolto dai Genovesi. Nel 1230 apparteneva agli Zucchi, che lo riconoscevano dai marchesi di Monferrato. Silvano divenne poi feudo degli Adorno, nobili genovesi, e in seguito dei Botta di Milano.
Coli, elett. Alessandria IV (Acqui) — Dioc. Tortona — P* T.
Tassarolo (824 ab.). — In aria saluberrima, presso lo sbocco delle vallicelle di Parò e Biasco, alla destra del Lemme e a 7 chilometri da Castelletto, con parrocchiale di San Nicolò e il palazzo detto la Fabbrica da tabacco, che sorge a foggia di castello, con intercolunnii d'ordine corinzio ed alcune sale ornate di bei freschi.
Cenni storici. — Fin dal 1172 era dei marchesi di Gavi, i quali strinsero lega in quell'anno con gli Alessandrini; ma essendosi poi que'marchesi accostati ai Genovesi, gli Alessandrini nel 1226 posero Tassarolo a ferro e a fuoco. Fatta l'anno seguente la pace, gli Alessandrini lo restituirono ai marchesi di Gavi. Nel secolo XV l'imperatore d'Alemagna lo cedè al duca di Mantova, e nel 1736 l'ebbe il re di Sardegna quale feudo imperiale. Fu feudo degli Spinola signori di Pasturana. Rilevasi da documenti che nel 1678 Tassarolo aveva la zecca.
Coli, elett. Alessandria IV (Acqui) — Dioc. Tortona — P* T. a Novi Ligure.
Mandamento di GAVI (comprende 5 Comuni, popol. 15,763 ab.). — Territorio alternato di colli e pianure che producono frumento, meliga, legumi, castagne, uve abbondanti e di buona qualità, e foglia di gelsi. Cave di arenaria per pietra da taglio. È bagnato dal Lemme e dal Neirone suo affluente. , Gavi (6838 ab.). — Siede sulla strada provinciale della Bocchetta e sulla destra del Lemme, alla sua confluenza col Neirone, a 10 chilometri da Novi Ligure. È
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