Circondario di Novi Ligure
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L'antica galleria dei Giovi non presentando più solidità necessaria, e dippiù essendo divenuta insufficiente per servire il traffico sempre crescente fra Genova e l'Alta Italia, nel 1879 fu decisa l'apertura di una nuova linea, la quale si stacca dall'antica alla stazione di Rivarolo, la prima dopo quella di Sampierdarena, per chi parte da Genova e la raggiunge di nuovo alla stazione di Ronco. — La linea è tutta a doppio binario, e complessivamente misura m. 22,896.44. Noi ci riserviamo darne la descrizione, e le vedute delle opere d'arte principali, nel cenno introduttivo della Provincia di Genova. — I lavori di costruzione si iniziarono nel 1883, e il 15 aprile 1889 fu aperta al pubblico.
Intanto constatiamo che la duplice linea aumentò il movimento nella stazione di Novi e il commercio della città.
Tornando allo Scrivia soggiungeremo ch'esso piglia origine in più rami dai monti Antola, Prelà, Fo (sopra Torriglia) e dal monte Gandelosso a ovest del colle dello ScofFera ; scende ad Arquata e Serravalle e segna per qualche tratto i confini fra il circondario di Novi e il Tortonese. Mette foce nel Po dopo un corso totale di 84 chilometri, ricevendo un gran numero di affluenti nel suo bacino, di una superficie di 1092 chilometri quadrati, di cui 641 in montagna e 451 in pianura.
Quali avanzi dei tempi feudali nel circondario di Novi sono da considerare le castella smantellate che possiedono o possedevano gli Spinola in Arquata, in Tas-sarolo, in Pasturana ; i Doria in Mornese e in Montaldeo ; i Ristori in Casaleggio ; i Botta-Adorno in Silvano, Cantalupo e Castelletto; i Ratti in Torre de' Batti, e i Morando in Pozzolo Formigaro. Accennano alle antiche glorie militari le torri crollanti di Novi e di Serravalle ; e a difesa di Gavi sorge tuttora una fortezza che dalla vetta di un colle signoreggia le due valli sottoposte.
Fra i prodotti minerali voglionsi annoverare varie cave di pietra calcare e di arenaria molto pregiata, di talco, di pietra da calce, di pietra da taglio; e prove dedotte da reiterati esperimenti dimostrarono che vi hanno sabbie aurifere nella valle del Corsente e strati di lignite nella regione Crovara. Delle rinomate acque minerali di Voltaggio, come di quelle di Serravalle, di Carrosio, di Castelletto d'Orba diremo a' loro luoghi.
Nei mandamenti in montagna le proprietà sono grandemente sminuzzate in piccole porzioni. La seminagione si alterna di grano, segala, meliga e civaie. Eccellenti le uve nel mandamento di Capriata e più ancora in quelli di Castelletto d'Orba e d'Ovada, ove fabbricansi vini squisiti, con metodi buoni. In Novi si comprano molte uve provenienti dai vigneti fuori del territorio della città e che, mescolate alle locali, danno un vino che ha molto smercio anche in Lombardia.
Nei territori di Novi e di Pozzolo coltivasi il ravizzone, il cui seme dà un olio assai grasso che serve a uso dei contadini e dei non abbienti. Assai ragguardevole il ricolto delle castagne nelle regioni alpestri. Squisitissimi i tartufi che estraggonsi in copia in certi luoghi del circondario ; buoni eziandio gli erbaggi e saporite le frutta, principalmente le mandorle, le pere, le mele e le noci.
Le piante cedue principali sono il castagno, il rovere e il faggio. Col legname del castagno fabbricansi tini e vasi vinari é se ne riduce anche una quantità in carbone per le officine e gli usi domestici ; quello del rovere adoperasi nella costruzione delle case, degli attrezzi agrari, delle filande, ecc.
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