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Parte Prima — Alta Italia,
ebbero quindi in feudo, con titolo comitale, i Giglioni e poscia i Natta di Tomarengo; e, con titolo signorile, i Lusana del luogo di Viarigi.
Coli, elett. Alessandria III (Casale Monf.) — Dioc. Asti — P* ivi, T. a Monlemagno.
Mandamento di M0NT1GLI0 (comprende 6 Comuni, popol. 7690 ab.). — Territorio alternato a poggi e a colline, e fertilissimo principalmente di grano, meliga, uve, canapa e bestiame. Bagnato dai torrenti Versa e Stura.
Montigllo (3231 ab.). — Sta sopra un erto colle in tredici villate, a chilometri 37 da Alessandria, in mezzo a feraci ed amene colline. La parrocchiale, sotto il titolo di N. D. della Pace, è di costruzione molto antica e fu abbellita di dipinti nel 1839 e 1840. Altre tre chiese sono dedicate a S. Rocco, S. Andrea e S. Lorenzo patrono del Comune. Questa chiesa è antichissima e viene considerata come un monumento d'architettura. Vi esiste tuttora un castello non munito.
Cenni storici. — Appartenne ai marchesi di Monferrato e in quasi tutte le guerre monferrine patì saccheggi ed incendi ; ma i mali più terribili a cui soggiacque furono quelli del 1305, quando, essendo occupata la ròcca dai ghibellini astigiani, il principe d'Acaia andò, coi guelfi d'Asti, ad espugnarla, e, non gli venendo fatto, appiccò, per vendetta, il fuoco alle case del Comune, le quali furono divorate pressoché per intiero dalle fiamme. Una famiglia del Monferrato molto antica e cospicua prese il nome di Montiglio senz'altro, come lo presero anche talfiata parecchi altri casati che avevano i loro nomi particolari, i Coccastelli, i Cocconiti, i Malpassuti, i Braida, i Palmieri, gli Scozia, ecc.
Uomini illustri. — Di quest'ultima nobile famiglia uscì Luigi dei Montiglio di Villanova, ministro di Stato e primo presidente del Senato di Piemonte.
Coli, elett. Alessandria III (Casale Monf.) — Dioc. Casale — P* ivi, T. a Cocconato.
Castelvero d'Asti (220 ab.). — Comunello in poggio, a 5 chilom. circa da Montiglio. Il suo territorio si stende su colli e in valli ed è bagnato dal Cortanzone e dal rio denominato dalla Valle di Valbrè, il quale corre alle falde dell'erto balzo detto della Costa.
Cenni storici. — Da Castrum Vetus fu detto Castro Vetere nel latino de' rozzi tempi e quindi Castel Vejro e Castelvero da ultimo. Da un manoscritto negli archivi parrocchiali parrebbe che 400 anni prima dell'èra nostra vi sorgesse un antico castello cinto di mura, di cui scorgonsi ancora le vestigia, passato poi in proprietà dei Conti Radicati e distrutto sullo scorcio del secolo passato dalle truppe austro-russe che incendiarono anche il paese. Si ricordano fra i suoi possessori la chiesa di Vercelli, i marchesi di Monferrato, che lo diedero in feudo ai Peragio Perazzi, e i duchi di Mantova, che n'ebbero il dominio dal 1557 al 1667.
ColL elett. Alessandria III (Casale Monf.) — Dioc. Casale — P® a Montiglio, T. a Cocconato.
Golcavagno (498 ab.). — Sta sulla sponda destra del torrente Versa, a 6 chilometri circa da Montiglio, con parrocchiale di S. Vittore. Bestiame ed ottime uve.
Cenni storici. — Vi sorgeva una ròcca così importante nel Monferrato, che, durante le guerre, i nobili monferrini vi trasportavano i loro averi più preziosi. Ne ebbero la signoria i Belengeri, e dopo di essi i Pallidi, nobili astigiani, e i Montiglio sin dal 1320. Passò alla Casa Savoia nel 1703 e fu infeudato ai Balbiano col titolo di marchesato.
Coli, elett. Alessandria III (Casale Monf.) — Dioc. Casale — P8 a Montiglio, T. a Castell'Alfero.
Corteranzo (270 ab.). — Sorge sopra un alto colle fra il Po e lo Stura orientale, sulla sinistra di quest'ultimo, a 5 chilometri circa da Montiglio. Parrocchiale di San Martino, e, alla distanza di 100 metri, tempietto di San Luigi Gonzaga, su disegno del rinomato Guarini. Uve abbondanti che dànno un vino assai buono.
Cenni storici. — Fece parte anticamente col suo castello del contado di Vercelli,
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