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Parte Prima — Alta Italia,
Nel 1408 le rendite di Casale furono date in cauzione della dote di Giovanna di Savoia, sorella di Amedeo Vili e sposa di Gian Giacomo marchese del Monferrato, figlio del predetto Teodoro. Ma, scoppiata nel 1431 una discordia fra Gian Giacomo
e Filippo Maria Visconti duca di Milano, questi fece occupare da Francesco Sforza, suo capitano, gran parte del Monferrato e lo stesso Casale. Gian Giacomo invocò allora l'aiuto del cognato, il duca di Savoia Amedeo Vili, dal quale dovette perciò riconoscere in feudo gli Stati che gli vennero restituiti nella pace di Torino dell'anno 1435.
Sotto il governo del marchese di Monferrato Guglielmo Vili, durante il secolo XV, Casale raggiunse il massimo grado di prosperità, si allargò specialmente verso mezzodì, divenne sede vescovile e di quel magistrato supremo detto Senato, il quale conosceva direttamente o in grado di appello delle cause civili e criminali di tutto il Monferrato.
Nel secolo XVI, spenta, dopo 228 anni di dominio, la secon da d inastia dei marchesi di Monferrato, vale a dire la Paleologa, Casale fu preso nel 1555 dal maresciallo francese Brissac e passò quindi in potere dei Gonzaga duchi di Mantova, i quali ne pigliarono Fig. 75. — Monumento a Giovanni Lanza in Casale Monferrato possesso nel 1559, alla pace (da fotografia di A. Bensì). di Castel-Cambrèsis, non
senza resistenza dei cittadini, e vi stabilirono quindi la loro residenza, facendo restaurare il castello e le fortificazioni. Nel 1574 il Monferrato fu innalzato dall'imperatore al grado di ducato, e nel 1595 fu ultimata ed armata la cittadella esagona molto forte sul disegno del Savognani, ed aggiunte alla città nuove fortificazioni, inchiudendo in essa il Borgo degli Angeli.
Morto, nel 1627, senza discendenza il duca di Monferrato, Vincenzo II Gonzaga, gli succedette il duca di Rethel, figlio del duca Carlo di Nevers ; ma il duca di
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