148 Parie Prima — Alla Italia
fu messo al bando dell'impero e ne fu ordinata la distruzione. In siffatte strette gli abitanti si sottomisero, ma, colto il destro, in breve di bel nuovo se ne sottrassero, inducendo altri a seguire il loro esempio. Ma la vendetta apparecchiata da lungo scoppiò nel 1215, e Vercellesi, Alessandrini, Milanesi, con mille cavalli del conte
Fig. 73. — Monumento a Filippo Mellana in Casale Monferrato (da fotografia di A. Bensì).
Tommaso di Savoia, cinsero improvvisamente d'assedio Gasale, ed impadronitisene nonostante la maravigliosa difesa, lo misero a sacco, ne fecero prigioni gli abitanti e l'adeguarono al suolo col solito bando di non più riedificarlo.
II duro bando fu però annullato da Federico II, il quale ordinò che si rifabbricasse la città, e con diploma del 1220, in data di Firenze, gli confermò i privilegi. Casale risorse allora assai più vasta e più forte dalle sue rovine ; le sue nuove mura furono munite di torri e fiancheggiate da quattro baluardi e sulla collina fu piantata la bastita di Sant'Anna. Il vescovo di Vercelli però mantenne per qualche tempo, con la forza dell'armi, la sua giurisdizione sopra la nuova Casale, finché nel 1243 ne fece la rinunzia al civico magistrato.
Nel 1253 il marchese Bonifacio di Monferrato otteneva con diploma di Corrado re dei Romani, in data di Barletta, l'investitura di Casale, il quale continuò poi a
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