Mandamenti e Comuni del Circondario di Asti
anni 1764-69, a spese del Capitolo. Nel 6 agosto 1769 il vescovo Caissotti sacrava l'altare maggiore e la nuova fabbrica, la quale venne dipinta, per le figure, dal Cartone, e dal Perego per gli ornati ; gli stalli del nuovo Coro furono eseguiti, vuoisi, da certo Salario di Moncalvo.
I bellissimi stalli del vecchio Coro vennero trasportati nella chiesuola annessa alla Cattedrale, dedicala a S. Giovanni, chiamata nelle antiche Scritture Sanctus Johannes de Dominate. In questa chiesetta si fanno tutti i battesimi e tutte le funzioni funebri della parrocchiale dizione del Duomo. Il battistero in marmo bianco è lavoro aggraziato del secolo XV ; ha una tavola ottagona sorretta da otlo colonnine, i capitelli delle quali sono alternativamente ornati da una testa di angioletto e da uno stemma, che porta tre ghiande pendenti (due ed una), ed è quello del De Gentis, arcidiacono della Cattedrale, che fece ristorare, o meglio, rifabbricare la chiesa di San Giovanni. Al piede del battisterio girano .tre ordini di gradini circolari, e per formare parte del primo fu adoperato un cippo romano, su cui leggonsi ancora alcune parole di vecchia iscrizione.
II vecchio Coro consta di due parti, ognuna delle quali contiene tredici stalli, e chiaramente si scorge che erano riunite al centro dalla cattedra su cui prendeva posto la maggiore dignità capitolare. Sino all'altezza del capo di colui che sta seduto, il Coro è semplicissimo, ma partendo da questo punto è riccamente ornato; esso è pregevole per bontà di disegno e per maestrìa di scalpello. Ogni scanno rimane diviso dall'altro da una voluta intagliata che al baldacchino si volge in larga e graziosa curva, al cui centro sta un rosone, sempre variato, od un raggio con entro in lettere gotiche il monogramma di Cristo. Gira poi all'intorno del baldacchino, quasi elegantissimo festone, un gocciolo ogivale toccato con rara perfezione d'arte: un pilastrino quadrato, che esce dalla linea generale sulla voluta, forma sopra a ciascuno degli stalli un cassettone con trafori sempre diversi, nel mezzo del quale sta un circoletto cu cui era, prima del ristauro del 1866, un protome di santo dipinto a tempera, ed infine sia sul pilastrino che nel mezzo di ciascun cassettone si vede un doppio baccello.
Nella parte più nobile di ciascuno stallo è scolpito un santo in piedi entro una nicchia coll'arco e segmento di circolo, ornato da cornice di squisito lavoro (fig. 64). Sebbene gli stalli siano ventisei,
Fig. 64. — Stallo dell'antico Coro della Cattedrale d'Asti (da disegno originale).
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