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La Patria. Geografia dell'Italia
Provincia di Alessandria
Gustavo Strafforello
Unione Tipografica Editrice Torino, 1890, pagine 256

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   Parie Prima — Alla Italia
   resse con leggi proprie e particolari approvale dal papa, con un podestà che sentenziava cosi nel civile come nel criminale, e vuoisi anche avesse il privilegio di battere moneta.
   Coli, eletl. Alessandria II (Asti) — Dioc. Asti — P* T. a San Damiano d'Asti.
   San Martino al Tanaro (1251 ab.). — Sta in parecchie borgate sopra un colle, fra il Borbore e il Tanaro, a 5 chilometri circa da San Damiano, e la sua chiesa parrocchiale, dedicata a S. Carlo, fu costruita sul disegno dell'architetto Ernesto Melano, sotto gli auspici del marchese Carlo Emanuele Alfieri di Sostegno, ambasciatore a Parigi. Lo stile è della massima semplicità greca e la vòlta è ornata di un bel fresco del Pasqualini rappresentante la gloria di S. Carlo. Magnifico castello antico in situazione elevata e riccamente arredalo, con annesso un ampio delizioso giardino, degli Alfieri di Magliano marchesi di Sostegno, già feudatari di San Martino.
   Coli, elett. Alessandria II (Asti) — Dioc. Asti — P* T. a San Damiano d'Asti.
   Vagllerano (474 ab.). — Comunello sulla destra del Borbore, a chilometri 9.86 da San Damiano, con parrocchiale del Nome di Maria. Vini discretamente buoni.
   Cenni storici. — E luogo molto antico e nel 1375 fu ceduto dal Visconti di Milano, divenuto signore d'Asti, a Secondotto marchese di Monferrato, finché il 7 aprile 1631 passò, pel trattato di Cherasco, alla Casa di Savoia. L'ebbero in feudo, con titolo comitale, i Ceva di Mombello, i Mellica di Celle, i Mestiatis di Graglia e Celle, e i Ramelli di Solbrito.
   Coli, elett. Alessandria II (Asti) — Dioc. Asti — P1 T. a San Damiano d'Asti.
   Mandamento di VILLANOVA D'ASTI (comprende 8 Comuni, popol. 11,421 ab.).— Territorio in piano e in colle, con molta fertilità ed attiva coltivazione, a tale che non v'è quasi parte incolta. Nella parte piana abbondano i cereali ; nelle colline i vigneti. Comprende molti boschi di roveri, ed è irrigato dal torrente Banna, non che dai rivi Corveglia e Nissorella.
   Vlllanova d'Asti (3697 ab.). — Giace sopra una piccola elevazione di terreno già circondato da paludi, ora prosciugate, a 25 chilometri da Asti, con avanzi di antiche fortificazioni fatte per ordine di Francesco I re di Francia. Tre parrocchie; l'ultima delle quali, innalzata nel 1831, è dedicata a S. Marco. Tre piazze, in una delle quali sorge il palazzo pubblico, edificato nel 1828 con maestoso scalone e peristilio, con due colonne scanalate su disegno dell'architetto Frizzi. Regolari le vie, di cui la più notabile è quella percorsa dalla strada nazionale per Piacenza. Passeggio pubblico ad occidente e varie case private di bella costruzione. Ospedale fondalo nel 1717 col reddito di lire 5554 e asilo infantile. Mercati e fiere.
   Cenni storici. — Lo fabbricarono nel 1248 gli Astigiani, laddove già esisteva il piccolo borgo di Villanovetta. Venne eretto nello stesso secolo in capitanato. Se ne impossessò, nel 1315, re Roberto di Napoli; cadde in potere del duca Luchino Visconti di Milano nel 1340. Costituì dote per la figlia di Gian Galeazzo, sposa di Ludovico d'Orleans. Passò sotto Carlo d'Orleans, quindi ai marchesi del Monferrato. Francesco I re di Francia ne riformò le fortificazioni. Le truppe del principe Tommaso lo saccheggiarono barbaramente per tre dì nel 1639. Fu smantellato nel 1691 nella guerra tra i duchi Sabaudi e la Francia. Nel 1734 divenne feudo, con titolo marchionale, del conte Ignazio Meyner di Valmeynier. Villanova godeva di tutti i privilegi feudali, col diritto del mero e misto impero, e meritano speciale menzione i suoi statuti civili e criminali ottenuti nel 1414; i quali statuti, vergati in lingua latina sulla pergamena, si conservano negli archivi comunali.
   Uomini illustri. — Nativi di Villanova furono parecchi personaggi insigni : Antonio Astesano (1412), autore del poema latino : De varietate fortunae; Savio Davide Aurelio, dottore in leggi rinomatissimo, rettore generale degli studi in Torino
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