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Parte Prima — Alta Italia
ma gli fu poi restituito nel 1864. L'ebbero in feudo prima gli Scozia e quindi i conti Capra. Azzano fu uno dei forti principali dell'Astigiano.
Coli. eleU. Alessandria II (Asti) — Dioc. Asti — P* ivi, T. ad Asti.
Mongardlno (1611 ab.). — Sta sopra un colle ameno, alle cui falde scorre il Tanaro, a 8 chilometri da Asti con stradale comodissimo e pittoresco, e a chilometri 10.86 da Rocca d'Arazzo, con parrocchiale di San Giovanni Battista. Ottimi e rinomatissimi vini di barbèra e grignolino. Il Comune trovasi sulla linea ferroviaria in costruzione Asti-Nizza-Acqui-Ovada-Genova, e avrà stazione propria.
Cenni storici. — È ricordato col nome di Castrum Gardini in un diploma dell'imperatore Ottone dell'8 agosto 975 e nel celebre diploma dell'imperatore Federico I del 1159 a favore del Comune d'Asti. Fu contado dei Raimondi conti di Lisio.
Coli, elett. Alessandria II (Asti) — Dioc. Asti — P* ad Asti, T. a Isola d'Asti.
Rocchetta Tanaro (384 ab.). — Giace su poggi, sulla riva destra del Tanaro, a 5 chilometri circa da Rocca d'Arazzo. Parrocchiale moderna dei Ss. Stefano e Nicolò, e due piazze. De' suoi antichi castelli, uno, detto Priamissa, è abbandonato, l'altro fu ridotto ad abitazione privata. Sulla vetta del monte Bruno sorge un bel palazzo dei marchesi d'Incisa. Concerie e telai. Vini squisiti.
Cenni storici. — Appartenne anticamente ai marchesi d'Incisa, i quali lo sottomisero, nel 1190, al Comune d'Asti. Nel 1193 il marchese Bonifacio di Monferrato, che vantava diritti sulla Rocchelta, vedendo che non poteva farli valere a cagione di quella sottomissione, vendè le sug ragioni al Comune d'Asti. Più tardi i marchesi di Monferrato rinnovarono le loro pretensioni su questo borgo, ma furono vinti e il Comune d'Asti ne infeudò, nel 1210, Manfredo e Pagano d'Incisa, i quali presero d'allora in poi il titolo della Rocchetta (V. Incìsa). Nel 1650 e 1657 Rocchetta Tanaro fu saccheggiata dai Francesi. Furono fra i suoi feudatari i Baiveri, residenti in Alessandria, e i Belloni di Pavia, consignori di Mombercelli.
Coli, elett. Alessandria II (Asti) — Dioc. Asti — P* ivi, T. a Castel d'Annone.
8an Maraanotto (1290 ab.). — In collina, sulla destra del Tanaro, bagnato dal rivo Montaldo, a chilometri 7.39 da Rocca d'Arazzo. Chiesa parrocchiale di San Marziano. Vini generosi, principalmente il barbèra.
Cenni storici. — Se ne trova memoria nel diploma dell'imperatore Federico del 1158 a favore del Comune d'Asti, nel cui contado era compreso. Nel 1619 il duca Carlo Emanuele lo infeudò ad Agostino Lodi, mastro uditore nella Camera dei conti, con titolo di baronia; ebbero questo feudo con titolo baronale anche i Garagni e i Rotari Sanseverini.
Coli. elelV Alessandria II (Asti) — Dioc. Asti — P* ad Asti, T. e Str. ferr. Asti-Castagnole.
Mandamento di SAN DAMIANO D'ASTI (comprende 6 Comuni, popol. 15,366 ab ). — Territorio in parte su amene colline vignate, aventi alle falde vallicelle coltivate principalmente a prati. È bagnato dal torrente Borbore, che nasce nel territorio di Canale e sbocca nel Tanaro, e dal Triversa. Vini eccellenti.
San Damiano d'Asti (8505 ab.). — Siede alla sinistra del Borbore, in situazione elevata, circondato da belle colline, a 15 chilometri da Asti, con tre parrocchiali di antica costruzione, ma di disegno irregolare, una dedicata a San Damiano, l'altra a San Vincenzo e la terza nella borgata Gorzano dedicata alla B. V. della Pietà. Delle due chiese per confraternite quella di San Giuseppe ha dipinti pregevolissimi del Pozzi. Il fabbricato del paese è assai regolare, e vi si veggono alcuni palazzi di disegno toscano. Stendesi nel centro una piazza assai bella e cinta di portici; notabile la via principale, fiancheggiata anch'essa da portici, la quale corre nel mezzo del paese e tende ad Asti e ad Alba ; comode le vie laterali. Opera pia Caramagna, Ospedale, Asilo infantile e Società operaia. Commercio attivo.
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