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La Patria. Geografia dell'Italia
Provincia di Alessandria
Gustavo Strafforello
Unione Tipografica Editrice Torino, 1890, pagine 256

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   Mandamenti e Cornimi del Circondario di Casale Monferrato
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   Cenni storici. — Nell'899 aveva nome di Castéllonis Villa; verso il 1180 passò in potere della città d'Asti, e, sullo scorcio del secolo XIII, fu dato alle fiamme dal marchese di Monferrato. Nel 1114 ebbe con altri luoghi molto a soffrire dai condottieri. Nella prima metà del secolo XVII venne in potere della Casa di Savoia, che Io infeudò, col titolo di contea, prima alla famiglia Pergamo e quindi ai Rolfi d'Alba.
   Coli, elett. Alessandria IH (Casale Monf.) — Dioc. Asti — P* a Portacomaro, T. ad Asti.
   Frinco (1637 ab.). — È situato sopra ameni e fertili colli, sulla destra del Versa, a chilometri 12.33 da Portacomaro. Chiesa parrocchiale della Natività di Maria Vergine. Castello antico.
   Cenni storici. — Questo castello, situato sui confini dell'Astigiano e dell'antica contea di Cocconato, fu già dei Pelletti, gentiluomini d'Asti, e quindi dei Turchi della stessa città, i quali lo venderono, nel 1470, ad un Antonio de' Romagnani, da cui pochi anni appresso passò ai Mazzetti di Chieri col titolo di marchesato, e da ultimo al marchese Camerano e ai fratelli Roero di Settime. Un Mazzetti, generale di fanteria, fu governatore della città e provincia d'Alessandria e mori nel 1786.
   Coli, elett. Alessandria III (Casale Monf.) — Dioc. Asti — Ps T. a Tonco.
   Scurzolengo (1529 ab.). — Sorge sul pendìo di un'amena collina, a 5 chilometri circa da Portacomaro, con chiesa parrocchiale di Sant'Andrea e case in generale di aspetto discreto. Opere pie Ballada e Derossi. 11 prodotto principale è quello del vino, molto ricercato per la sua squisitezza. I migliori vini sono il barbèra, il grignolino, il brachetto, la malvasia bianca e il tokaì. Sui mercati di Torino e Milano se ne smercia una grande quantità.
   Cenni storici. — Scurzolengo fu già signoria dei Cotti di Ceres.
   Coli, elett. Alessandria III (Casale Monf.) — Dioc. Asti — P3 T. a Portacomaro.
   Mandamento di ROCCA D'ARAZZO (comprende 5 Comuni, popol. 9444 ab.). — Territorio in colle e in piano, bagnato dal Tanaro, dal rivo della valle di Viso, dal Rifreddo, dal Robengo e dal Rosinaggio. Suolo fertile e ben coltivato che produce molto ed ottimo vino.
   Rocca d'Arazzo (2465 ab.). — Giace sulla sponda destra del Tanaro, alle falde di una collina e a 10 chilometri da Asti. Parrocchiale dei Ss. Genesio e Stefano, e vestigia delle antiche fortificazioni.
   Cenni storici. — Si chiamò già Astegianum, poi Rocca Astisti, come tale menzionato in un atto d'investitura fatto nel 178 al Comune d'Asti dal vescovo della stessa città. Insorsero in seguito contese fra vescovo e Comune ; si sottopose il litigio ad arbitri, e questi, nel 1221, sentenziarono dovesse restituirsi questo luogo al vescovo, fatta riserva agli Astigiani di mettervi un presidio in tempo di guerra e di ricevere omaggio dai castellani. Fu poi contado dei Cacherano d'Asti, degli Osasco, dei Revigliasco e dei Coazzolo.
   Coli, elett. Alessandria II (Asti) — Dioc. Asti — P* ivi, T. a Castel d'Annone.
   Azzano del Tanaro (694 ab.). — È situato in amena collina a destra del Tanaro, a chilometri 2.46 da Rocca d'Arazzo e a chilometri 7.20 da Asti. Trovasi a metri 177 sul livello del mare. Parrocchia sotto l'invocazione di San Giacomo apostolo. Vini barbèra e grignolino.
   Cenni storici. — È d'origine antica e il suo monastero di San Bartolomeo fu fondato da Berengario II nel 950. In detto monastero, di cui non rimangono che le rovine, compieronsi importanti atti politici, come il trattato di pace fra le due famiglie rivali astigiane Solaro e Euttuaro, presenti come testimoni Federico Barbarossa e il Priore di detto monastero. Ivi alloggiarono anche i papi Alessandro III e Urbano III. Nel 1356 Azzano fu tolto a Galeazzo Visconti dal marchese di Monferrato,
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