m Parie Prima — Alla Ilalia
Cenni storici. — Nel secolo XIII si eresse in Comune libero ed ebbe slaluti propri. Nel 1363 passò sotto la signoria di Galeazzo Visconti duca di Milano, che due anni dopo lo cedè al marchese Giovanni di Monferrato. Poco appresso Gian Galeazzo Visconti ricuperò questo ed altri paesi dell'Astigiano e li diede in dote alla propria figlia Valentina in occasione del suo maritaggio con Lodovico duca di Turonia. Questa terra conservò le sue antiche giurisdizioni e i suoi privilegi sino allo scorcio del passato secolo ed al tempo dell'invasione francese.
Coli, elett. Alessandria III (Casale Monf.) — Dioc. Asti — F* T.
Camer&no Casasco (1113 ab.). — In collina, a chilometri 3.69 da Montechiaro, con antica parrocchiale di San Lorenzo, è formato da una lunga via fiancheggiata di case, la cui estremità chiamasi Casasco. Magnifico castello con ameno giardino, già appartenente agli Asinari d'Asti, ai Bernezzo e ai Del Carretto, ed acquistato poi dal conte Prospero Balbo di Vinadio. Ora è del vescovo d'Asti. Vini molto rinomati.
Cenni storici. — È opinione che questo borgo esistesse sin dall'875. Eira difeso anticamente da una forte rocca, presa dal duca di Savoia nel 1612 e distrutta nelle guerre fra la Francia e la Spagna in Italia.
Domini illustri. — Il casato degli Asinari dividesi in cinque rami : 1° della città; 2° di Cosligliole e San Marzano; 3° di Spigno; 4° di Casasco; 5° di Camerano. Di quest'ultimo sono da ricordare: Giorgio, che ne fu il capostipite nel 1307; Gian Francesco, in favore del quale Carlo V eresse in contea il feudo di Camerano; Federico, figlio di Gian Francesco, letterato e guerriero, che vide il suo castello suddetto espugnato dal Brissac nel 1551 ; e Gian Francesco, figlio di Federico, ultimo degli Asinari di Camerano.
Coli, elett. Alessandria III (Casale Monf.) — Dioc. Asti — P* ivi, T. ad Asti.
Chiusano d'Asti (573 ab.). — Sorge su colli, bagnalo dal Rilate, a chilometri 2.46 da Montechiaro, con parrocchiale di San Mario; Congregazione di carità pei poveri e premio annuale al giovane del paese che si dislingua negli studi.
Cenni storici. — Formò parte in un tempo di Cossombrato, nobile castello già dei Pelletti, atterrato durante le fazioni guelfe e ghibelline, e divenne poi Comune separato, pur rimanendo sotto la signoria dei Pelletti, finché Vittorio Amedeo lì lo diede in possesso, col titolo di contea, al senatore Caissotti, di famiglia oriunda di Nizza Marittima.
Coli, elett. Alessandria IO (Casale Monf.) — Dioc. Asti — P* T. a Montechiaro d'Asti.
Gin&gllo (1212 ab.). — Sorge sul raggruppamento di tre colli, ali chilometri da Asti e 4.93 da Montechiaro e presso lo stradale Asti-Ivrea, ove a 2 chilometri havvi la fermata del tramvia a vapore Asti-Cortanze. Clima saluberrimo. Oltre la parrocchiale vi ha un'altra chiesa antichissima dedicata a S. Felice, protettore del paese. Congregazione di carità. Vini rinomati da pasto, e spumanti per bottiglie.
Cenni storici. — Di questo luogo trovasi fatta menzione in un diploma dell'869 dato dall'imperatore Ludovico II col nome alteralo in Cinisi. Appartenne alla suddetta contea di Chiusano.
Coli, elett. Alessandria III (Casale Monf.) — Dioc. Asti — P1 ivi, T. a Serravalle d'Asti.
Corsione (580 ab.). — Giace fra le valli del Versa e del Rilate, a chilometri 3.69 da Montechiaro. Parrocchiale di S. Cristoforo, già patronale del feudatario. Uve squisite.
Cenni storici. — Il suo castello appartenne ai Pelletta, gentiluomini astigiani, ai quali fu tolto da Guglielmo signore di Mombello e podestà d'Asti. Fu posseduto in seguito dai Catena, dai Rotta, dai San Giorgi e dai Rotarii Sanseverini, conti di Sciolze; in ultimo dai D'Orlier.
Coli, elett. Aless. in (Casale Monf.) — Dioc. Asti — P' T. a Montechiaro d'Asti.
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