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La Patria. Geografia dell'Italia
Provincia di Alessandria
Gustavo Strafforello
Unione Tipografica Editrice Torino, 1890, pagine 256

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   Parte Prima — Alta Italia
   Cenni storici. — Fu compreso nel suddetto ampio contado di Cocconato e lo ebbero in feudo i Radicati di Passcrano.
   Coli, elett. Alessandria II (Asti) — Dioc. Asti — P* T. a Cocconato.
   Moransengo (571 ab.). — Sorge su ripide colline poco coltivabili, a chilometri 4.93 da Cocconato. Ha tre chiese, fra cui la parrocchiale di Sant'Agata, ed un antico castello.
   Cenni storici. — Fu compreso dapprima nella marca monferrina ed appartenne in seguito in parte ai fratelli Antonio e Giacomo Bersano, al conte Galiziano di Rache, ai conti Mazzetti di Saluggia, e da ultimo al marchese Carlo Alberto Del Carretto di Moncrivello.
   Coli, elett. Alessandria II (Asti) — Dioc. Casale Monf. — P* T. a Cocconato.
   Plovà (1368 ab.). — È fabbricato in colle, bagnato dal rivo Fabiasco, a 4 chilometri da Cocconato, ha un palazzo di maestosa architettura, incominciato nel 1770 dal marchese Ricci di Casale (ina non portato a compimento), e l'Opera pia Poliedro.
   Cenni storici. — Era compreso anticamente nella marca d'Ivrea e nella diocesi di Vercelli, e faceva parte della contea di Cocconato. Fu eretto in seguito in contado a favore dei Chiappi, che lo venderono poi ai Ricci di Cereseto.
   Uomini illustri. — Fu nativo di Piovà il celebre P. Guglielmo Massaia, cappuccino, lettore di filosofia e teologia, consecrato vescovo a Roma nel 1846, che dimorò per tanti anni in Abissinia e morì cardinale nel 1889, dopo di aver iniziata la pubblicazione de' suoi viaggi e del suo apostolato in quelle regioni africane, ove l'Italia ha inaugurato il suo impero coloniale; giunta al 7° volume, egregi ecclesiastici assistono alla stampa dei volumi restanti.
   Coli, elett. Alessandria III (Casal Monf.) — Dioc. Asti — P® T. a Cocconato.
   Robella (1439 ab.). — Giace in colle, sulla sinistra del torrente Stura, tributario del Po, a chilometri 6.16 da Cocconato. Antica parrocchiale di San Giacomo e palazzo sontuoso già dei conti Radicati di Cocconato ed ora dei Nicolis di Robilant. Lasciti Barbero e Finello. Ottimi vini, fra cui il barbèra.
   Cenni storici. — Anticamente vi avevano giurisdizione i Cocconato, i quali, nel 1367, per volere dell'imperatore Carlo IV, cederono tutti i loro diritti al marchese Giovanni di Monferrato. Fra quelli che in seguito ne vennero infeudati sono da ricordare i Radicati di Villanova, i Radicati, detti particolarmente di Robella, della stirpe dei conti di Cocconato e di Aramengo; i Radicati dei conti di Cocconato, e i Giuvenoni signori di Robella.
   Coli, elett. Alessandria II (Asti) — Dioc. Asti — P1 T.
   Tonengo (496 ab.). — Comunello lutto in colle, a 7 chilometri da Cocconato e presso il confine del circondario; esso è diviso in varie frazioni, con la parrocchiale di M. V. sine labe concepta. Vino, molto legname e numerose cave di ghiaia.
   Cenni storici. — Paese e castello fecero parte, prima del 1400, dei dominii dei Radicali, e divennero poi feudo della mensa vescovile di Casal Monferrato. L'ebbero quindi i Visca di Cliieri, i Derossi di Mombello e i Della Chiesa di Cinzano, finché pel trattato di Cherasco del 1631 passò alla Casa di Savoia.
   Coli, elett. Alessandria II (Asti) — Dioc. Asti — P* T. a Cocconato.
   Mandamento di C0ST1GLI0LE D'ASTI (comprende 5 Comuni, popol. 16,176 ab.). — Territorio per due terzi sparso in amene e fertili colline, specialmente produttive di viti che dànno nebbioli e barbère rinomate. È pur molto boschivo e contiene in gran copia alberi d'alto fusto, come le quercie, i noci, gli olmi e i pioppi. I prati sono abbondantemente inaffiati da una gora derivante dal Tanaro, che in questo territorio inette inoltre in moto molti mulini. Comprende anche un piccolo lago, ricco di pesci; oltreché dal Tanaro è bagnato dal torrente Tinella, influente del Belbo.
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