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La Patria. Geografia dell'Italia
Provincia di Alessandria
Gustavo Strafforello
Unione Tipografica Editrice Torino, 1890, pagine 256

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   Parte Prima — Alta Italia
   che lo fecero restaurare e costruirono una grande cantina modello, imitando lo stile medioevale ; la parrocchia elegante di San Marzano martire e vescovo di Tortona, costruita nel 1764 sul disegno dell'Alfieri, e varie altre chiese minori. Moderno e grandioso edifizio scolastico costruito nel 1887 su disegno e colla direzione del geometra Giovanni Roggero. Opera pia Testore. Vini barbèra, moscato e nebiolo di ottime qualità, di cui si fa un attivo commercio.
   Cenni storici. — Il 10 dicembre 1217 Enrico Danisio e suo fratello Giacomo vendevano al Comune di Alessandria tutto quello che possedevano in viUa et castro S. Marciani, e dieci anni dopo gli Alessandrini cedevano agli Astigiani la villa e il castello di San Marzano, il quale divenne in seguito, col titolo marchionale, feudo dei suddetti Asinari.
   Coli, elett. Alessandria II (Asti) — Dioc. Acqui — P* T. a CanellL
   Mandamento di CÀSTELNUOVO D'ASTI (comprende 8 Comuni, popol. 11,602 ab.). — Territorio a colline feraci, con prati e campi fertilissimi ed aria saluberrima. A due chilometri circa dal capoluogo sorgente solforosa detta Acqua di zolfo, ricca d'iodio e rinomata per la sua azione distruente. Fu analizzata dal prof. Cantù, che pubblicò un Saggio chimico-medico sull'acqua sulfureo-salina di Castelnuovo d'Asti (Torino, 1823). A circa cento metri a nord altra sorgente abbondante d'acqua salsa nel letto del rio Bardella.
   Gastelnnovo d'Asti (3772 ab.). — Giace alle falde di un colle ameno e ferace che lo ripara dai venti boreali, con a levante le colline di Pino e Mondonio, e prati e campi a mezzodì. Chiesa parrocchiale di Sant'Andrea e varie altre nell'estensione del territorio. Cave di gesso, di cui si fa molto smercio.
   Cenni storici. — Chiamavasi anticamente Castelnuovo di Rivalba, da cui dipendeva. Contansi fra i suoi signori feudali i Biandrate, conti di Porcile, e gli Astigiani, che, nel 1450, lo diedero in feudo ai De-Grassi, nobili d'Asti, finché passò ai duchi di Savoia.
   Uomini illustri. — Ebbero i natali a Castelnuovo: Giovanni De-Grassi, conte palatino, professore di giurisprudenza nelle università di Pavia e di Torino ; Mercandile o Mercandillo Odonello, celebre giureconsulto nel secolo XVI ; Giovanni Argenterò od Argenterio, detto il gran medico, nato nel 1513, professore di medicina in Anversa, Bologna, Pisa, Roma, Napoli, Mondovì e Torino ; Don Bosco, fondatore della Congregazione dei Salesiani, i quali contano case, stabilimenti agricoli, industriali, collegi, ecc. da ogni parte del globo terrestre, con oltre 200,000 persone di dipendenza tra preti, monache, scolari, artigiani, agricoltori, ecc.; monsignor Cagherò, vescovo delegato pontificio delle missioni nella Patagonia, e monsignor Bertagna, distinto teologo e vescovo coadiutore del cardinale Ali monda, arcivescovo di Torino.
   Coli, elett. Alessandria II (Asti) — Dioc. Torino — P* T. e Str. ferr. Torino-Alessandria.
   Albngnano (982 ab.). — Sorge sulla collina più alta dell'Astigiano, da cui si gode un vasto orizzonte, a 3 chilometri da Castelnuovo. Parrocchiale di San Giacomo. Eravi anticamente un convento di Benedettini, che fu soppresso e sorse in sua vece una abbazia (1), che durò sino al tempo del dominio francese (figg. 57-58). Vini rinomati.
   (1) È tradizione che questo monumento sacro fosse edificato da Carlo Magno e ampliato nel secolo XI; e la tradizione parrebbe confermata da un vetusto dipinto nelle pareti dell'antico claustro, raffigurante Carlo Magno che invoca la Madonna. Anticamente era abbazia o prepositura dei Canonici regolari di Sant'Agostino, detti anche Lateranensi; ora è proprietà degli eredi del comm. Serafino, che fu consigliere della Corte dei conti. È importante per l'architettura romanica o bizantina, dal secolo IX al finire del XII. Sono da ricordare specialmente, oltre il chiostro e la facciata del tempio,
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