Stai consultando: 'La Patria. Geografia dell'Italia Provincia di Alessandria', Gustavo Strafforello

   

Pagina (107/269)       Pagina_Precedente Pagina_Successiva Indice Copertina      Pagina


Pagina (107/269)       Pagina_Precedente Pagina_Successiva Indice Copertina




La Patria. Geografia dell'Italia
Provincia di Alessandria
Gustavo Strafforello
Unione Tipografica Editrice Torino, 1890, pagine 256

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

Aderisci al progetto!

   
[Home Page]




[ Testo della pagina elaborato con OCR ]

   98
   Parte Prima — Alta Italia
   opera del Bianchi di Torino, inaugurato l'8 giugno 1884 alla presenza del compianto principe Amedeo di Savoia.
   Ad Asti sta innanzi un bell'avvenire compiuta che sia la linea Asti-Acqui-Ovada-Genova, del costo preventivo di 66 milioni, propugnata validamente dal senatore Saracco, ex-ministro dei lavori pubblici, e di cui diamo qui il tracciato e le opere principali, conforme al progetto presentato dalla Società delle strade ferrate del Mediterraneo, che deve eseguirlo, coll'approvazione del regio ispettorato generale. Questa linea misura una lunghezza complessiva di metri 97,829.31, ed è divisa in quattro tronchi, cioè:
   1. Polcevera-Mele..........metri 16,900.—
   2. Mele-Campoligure..................„ 6,435. —
   3. Campoligure-Ovada................, 14,046.92
   4. Ovada-Acqui-Asti..................„ 60,447.39
   Totale metri 97,829.31
   Essa si distacca dalla ferrovia succursale dei Giovi alla spalla destra del ponte sul torrente Polcevera e, volgendo a sinistra, corre quasi parallela alla ferrovia ligure occidentale, sviluppandosi sulle falde degli Apennini che costeggiano il mare fra Sestri e Voltri. Attraversa con gallerie i contrafforti maggiori, supera con importanti viadotti le profonde solcature di numerosi corsi d'acqua, ed, oltrepassata la stazione di Mele, entra nella grande galleria del Turchino, lunga metri 6,424.50, colla quale si attraversa la catena degli Apennini, sboccando quindi nella valle dello Stura.
   Fino a questo punto la linea è in continua ascesa, interrotta soltanto dai piani orizzontali delle stazioni e viene per tal modo a raggiungere l'altezza di m. 355.30, che rappresenta la quota massima di tutta la linea alla stazione di Campoligure, posta immediatamente dopo lo sbocco della grande galleria del Turchino. Da questo punto la linea discende continuamente fino ad Ovada seguendo il corso dello Stura. La parte restante della linea da Ovada ad Asti trovasi in condizioni più facili, vi s'incontrano però parecchie gallerie per il passaggio dall'una all'altra vallata e si devono attraversare diversi corsi d'acqua, dei quali i principali sono quelli del Bormida e del Tanaro. In questa linea le curve hanno un raggio minimo di metri 450; le pendenze massime che vi si riscontrano sono del 16 per 1000 e si riducono al 12 nella grande galleria del Turchino.
   Le opere d'arte maggiori sono 35, di cui 21 in muratura e 14 in ferro. Quelle minori sono 253, delle quali 19 in ferro e 234 in muratura. Le gallerie sono 34, misuranti un'estesa complessiva di metri 25,026.77, ed oltre a quella del Turchino già citata, havvi pure quella del monte Cremolino abbastanza importante, essendo lunga metri 3504, tutte le altre variano dai m. 56 ai m. 1902. In tutta la linea vi sono 18 stazioni, oltre le due estreme ; in esse vi sono pure comprese quelle già esistenti di Acqui e Nizza Monferrato. Vi sono inoltre previste 25 case cantoniere, 66 caselli e 17 garette. Lungo tutto il percorso si riscontrano 88 passi a livello.
   Il bilancio preventivo del Comune d'Asti per l'anno 1886 era il seguente:
   Attivo . Passivo
   Entrate ordinarie.......L. 684,754
   Id. straordinarie.....» 35,333
   Partite di giro e contabilità speciali » 260,373
   Spese obbligatorie ordinarie . . . L. 427,420
   Id. straordinarie . . » 101,796
   Partite di giro e contabilità speciali * 260,373
   Spese facoltative.......» 190,871
   Totale L. 980,460
   Totale L. 980,460
   Digitized by ^.ooQle