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Parie Prima — Alta Italia
Mandamento di SPI6N0 MONFERRATO (comprende 6 Comuni, popol. 7614 ab.). — È quasi tutto montuoso, coltivato per metà a vigneti, praterie e campi ; il resto è a boschi cedui od incolto. Non è molto fertile e va sovente soggetto a siccità.
Spigno Monferrato (3425 ab.). — E situato sopra un dirupo, alla confluenza del torrente Valla nel Bormida, alla destra di quest'ultimo e a 27 chilometri da Acqui. Quattro parrocchie, di cui una, di Sant'Ambrogio, a Spigno e l'altra nella borgata Montaldo. Ruderi di un castello smantellato nel 1537 dai Piemontesi, dopo averne cacciato gli Spagnuoli. Ospedale, filande di seta e lana. Esistono tre ponti: l'uno sul fiume Bormida vicino all'Abbazia di S. Quintino ed all'antica via Emilia, ritenuto con fondamento costrutto dai Monaci Benedettini, come da un'iscrizione esistente tuttora nella .cappella di detta Abbazia : Guglielmus Abbas \ Magis aliis quatn sili consulens \ Ilunc pontem fini voluti. Altro ponte esiste sul Bormida, a tre grandi arcate, a circa 20 metri sul livello dell'acqua, costrutto nel 1852 ; il terzo più antico sul torrente Valle.
Cenni storici. — L'agro di Spigno fu già abitato dai liguri Stazielli, il cui capoluogo Crixia, ricordato nell'Itinerario di Antonino, sarebbe esistito, secondo alcuni, sull'area dell'odierno Spigno o poco lungi. Vi si rinvennero in vari tempi lapidi, monete e altre antichità romane. Nel secolo X venne concessa, con diploma imperiale, la signoria di questo luogo ai successori di Aleramo del Monferrato. Questi fondarono, nel 991, la celebre abbazia di San Quintino di Spigno dei Benedettini, che venne eretta sul colle di San Quintino ed ebbe dagli stessi marchesi largo tributo di terre e privilegi. Quest'abbazia restò ai Benedettini sino al secolo XV ; quindi fu ridotta in commenda, infeudata dapprima a Spinola, vescovo di Savona. Nel 1290 i marchesi di Ponzone, coi quali eransi fusi i diritti dei successori d'Aleramo, riconobbero l'alto dominio della repubblica genovese sul loro marchesato. Nel 1427 l'imperatore Carlo IV si assunse egli quest'alto dominio, finché, nel 1724, l'imperatore Carlo VI vendette il marchesato di Spigno a Casa Savoia.
Coli, elett. Alessandria IV (Acqui) — Dioc. Acqui — P* T. e Str. ferr. Alessandria-Savona.
Malviclno (358 ab.). — Sta sul pendio di un monte, a sinistra dell'Erro, che scaturisce nelle boscaglie di Montenotte, nel territorio di Cairo. Parrocchiale di S. Michele. Nella regione detta Valonelto giacimenti di lignite, che non furono mai coltivati.
Coli, elett. Alessandria IV (Acqui) — Dioc. Acqui — P* T. a Spigno Monferrato.
Merana (414 ab.). — Giace alla sinistra del Bormida in sette villate, con parrocchiale di San Nicolò, e dell'antico diruto castello, già del marchese di Spigno, non esiste più che la torre. Appartenne al marchesato di Spigno.
Coli, elett. Aless. IV (Acqui) — Dioc. Acqui — P* T. a Spigno Monf. e Str. ferr. Alessandria-Savona.
Montechlaro d'Acqui (819 ab.). — Giace sul piccolo Bormida, con sei villate, sopra un'alta ed arida collina, a chilometri 9.86 da Spigno, con quattro chiese e gli avanzi di un antico e forte castello.
Cenni storici. — Comune indipendente nel 1281, fu occupato nel 1441 da Francesco Sforza, che lo diede poi al Del Carretto di Bosolasco, il quale lo alienò nel 1461 agli Scarampi, signori del Cairo. Succederono i Canelli, i Cavoretti, finché, il 16 ottobre 1736, fu incorporato negli Stati del re di Sardegna. Coli, elett. Aless. IV (Acqui) — Dioc. Acqui — P* T. a Spigno Monferrato e Str. ferr. Aless.-Savona.
Pareto (1959 ab.). — Sta in altura fra l'Erro e il torrente Vallo, e vi si veggono gli avanzi di tre castelli, uno detto Castel Delfino, sul limite fra Mioglia e Pareto, l'altro sul monte Acuto, il terzo nel recinto di Pareto.
Cenni storici. — Il marchese Enrico De Uxetio lo vendè, nel 1223, al podestà di Genova, e nelle sue vicinanze fu appiccata, nell'anno successivo, una fiera battaglia
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