Mandamenti e Comuni del Circondario di Alessandria
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alla parrocchiale di San Giovanni Battista una piazza quadrata, a nord del castello diruto. A poco più di 2 chilometri dall'abitato vedesi ancora una torre quadrata detta di Vengore. Molte cave di pietra da calce, bachicoltura e cacio eccellente.
Cenni storici. — Vuoisi esistesse già al tempo dei Romani, conforme ad un'iscrizione antica trasportata nell'università di Torino verso il 1765. Fu concesso nel 997, con altre terre, dall'imperatore Ottone I ad Aleramo, primo marchese del Monferrato. Passò ai Del Carretto, che nel secolo XII lo cedettero alla repubblica d'Asti, quindi lo ripresero e più tardi lo cedettero a Manfredo IV, marchese di Saluzzo ; quindi se ne impossessarono gli Scarampi, alleandosi col re di Francia, Luigi XII, che aveva signoria in Asti. Nel 1633 fu saccheggiato dalle truppe napoletane ; pel trattato di Munster fu ceduto ai Sabaudi ; gli Scarampi fecero ostacolo, e infine, nel 1771, cedettero ogni loro diritto a Casa Savoia.
Domini illustri. — Nacquero in Roccaverano : Lodovico Bruno, vescovo d'Acqui, a cui è dovuto un sinodo, di cui parla il Moriondo ne' suoi Monumenti Acquesi; Enrico Bruno, arcivescovo di Taranto, segretario e tesoriere della sede apostolica sotto il pontificato di Giulio II ; l'avvocato A. M. Colla, legista rinomatissimo presso il senato di Piemonte, morto nel 1797, e suo figlio Luigi Colla, membro della consulta del Piemonte nel 1801 e quindi inviato plenipotenziario presso la Repubblica Cisalpina.
Coli, elett. Alessandria IV (Acqui) — Dioc. Acqui — P8, T. a Cortemiglia.
Denlce (523 ab.). — Sta in colle, a sinistra del Bormida di Cairo e a chilometri 4.93 da Roccaverano. Del suo antico castello sorge ancora un'alta torre. Cave di pietra da calce.
Cenni storici. — Fece parte dell'antico contado acquense e della dotazione dell'abbazia di San Quintino da Spigno, fondata nel 991. Nel 1209 fu sottomesso dai marchesi Del Carretto di Savona alla repubblica d'Asti, di cui seguì le vicende.
Coli, elett. Alessandria IV (Acqui) — Dioc. Acqui — P® T. a Ponti.
Momb&ldone (632 ab.). — Sopra un colle presso il piccolo Bormida, con parrocchiale di San Nicolò, di forma ovale, e castello antico dei Del Carretto, che lo posseggono ancora al dì d'oggi.
Cenni storici. — Appartenne al Comune d'Asti. Fu presso questo villaggio che, nel 1637, i Sabaudi sbaragliarono gli Spagnuoli. Ultimi feudatari furono gli Asinari, gli Scarampi, i Baldini, i Ruffini.
Coli, elett. Aless. IV (Acqui) — Dioc. Acqui — P* T. a Spigno Monf. e Str. ferr. Alessandria-Savona.
Olmo Gentile (479 ab.). — Sta a cavaliere di un colle ferace, a chilometri 2.46 da Roccaverano. Vi si vede ancora il palazzo dei feudatari, aderente al quale ergesi una torre quadrangolare. Belle e comode abitazioni dei Chiesa e dei Cortina. Castello da poco ristaurato, dove nell'estate si trovano a villeggiare i convittori del collegio di Mortara.
Cenni storici. — Fu feudo imperiale e fu eretto in marchesato a favore dei Gozzani di Casale, dai quali passò ai Borea di San Remo, detti perciò Borea d'Olmo, un discendente dei quali è cerimoniere della Corte di S. M.
Coli, elett. Alessandria IV (Acqui) — Dioc. Acqui — P® a Roccaverano, T. a Cortemilia.
San Giorgio Scarampi (457 ab.). — Sorge sopra un'alta collina, in vetta alla quale drizzasi un'alta ed antichissima torre, unico avanzo di un vetusto castello. Vi sono tre chiese. Due recenti opere pie: Muratore e Cartosio. Fu feudo dei Bruni conti di Tournafort.
Coli, elett. Alessandria IV (Acqui) — Dioc. Acqui — P® a Roccaverano, T. a Cortemilia.
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