l'arte Quinta — Italia Insulare
trovarono vasche di marino antiche; e a Banzigheddos (piccoli bagni), altra sorgente termale, si rinvennero fondazioni di grandi stabilimenti balneari, dovuti pure ai Romani. In regione Leisoue fu, nel 1873, rinvenuta una Venere Talassici ed altii pregevoli e rari oggetti antichi.
Cernii storici. — Nella popolazione di Ora ni vige un'antica ferma credenza, clic-questa terra fosse anticamente più popolata e notabile per molti rispetti Della sua maggiore estensione son prove evidenti le molte suddette vestigia e fondamenta che le stanno intorno; della sua potenza altro non rimane che un'oscura memoria. Forse sotto l'impero romano era una delle città del Barbarico (civitutum Barbarici in Sardinia) delle quali è menzione nell'iscrizione prenestina riferita dall'Holstenio nelle note aliHhtelio.
Nel medioevo la popolazione di Grani, essendo assai numerosa, era divisa in due parrocchie, una era la suddetta di Sant'Andrea, demolita; l'altra di San Sisto, di cui veggonsi i ruderi a ovest e poco lungi dal paese. Anche a quei tempi Grani primeggiava ed era tanta la potenza de'suoi abitanti, che le genti circonvicine e gli stessi audacissimi Barbarieini non si attentavano provocare.
Grani dava il titolo di marchese al feudatario spagnuolo, che la possedeva con le altre del dipartimento ed appaltava i varii diritti feudali in lire sarde 3508,30.
Uomini illustri. — In Orani nacquero Luigi Gavada, reputato oratore sacro del secolo XVII, e Tomaso Cosso, frate domenicano e scrittore ecclesiastico.
Coli, elett. Nuoro — Dioc. Alghero — iJ- T.
Ollolai (1225 ab.). — Giace a 300 metri circa di altezza, nel pendio a est della montagna di Ollolai, dove stanno anche a poca distanza Olzai e Gavoi. È un paese alpestre rilevato qua e là in eminenze non facilmente accessibili e bagnato da un influente del Tirso. Parrocchiale di San Michele arcangelo, piuttosto piccola e povera, e cinque altre chiese minori, di cui alcune fuori paese. Sorgente d'acqua ottima, delta Regina Fontium dai Romani. Quattro Nuraghi distrutti. Grano, orzo, legumi, canapa, ortaglie, poco vino e non buono, bestiame e formaggio di molta bontà nei pascoli montani. Acqua minerale salina che ha la temperatura di gradi 18 ed è valevole nella dispepsia e contro gli effetti delle febbri terzane.
Cenni storici. — Questo paese, ora piccolo e povero, era nes tempi antichissimi grande e polente, capoluogo della regione che chiamasi ancora Barbargia dì Ollolai e comprendeva selle rioni o borgate. Il settimo rione si appropriò il nome principale d'Ollolai, il quale vuoisi derivato da Jolao, perchè porzione degli uomini della sua colonia, quando furon costretti a fuggire da Jolia o Dolia nella gran valle australe, ripararono in questo luogo montuoso, ove potevano difendere facilmente e conservare la loro libertà e dove conservaronla infatti nonostante gli sforzi frequentissimi dei Cartaginesi e dei Romani per sottometterli.
In tempi meno remoti Ollolai, che era una grossa e potente borgata, decadde per le frequenti e feroci fazioni e per un incendio orribile scoppiato il 5 agosto 1490, il quale consumò quasi tutte le case, dalla quale disgrazia Ollolai non si potè più mai riavere. Su questo incendio è tuttora viva una leggenda, che suona così: I frati Minori Osservanti, che trovavansi in Oristano, per il clima malsano che li feriva crudelmente, nel 1470, chiesero al papa Paolo III il permesso di costruire un nuovo monastero in altro sito meno esiziale. 11 papa v'acconsenti e per la scelta del luogo inviò nell'isola il Padre Mariano da Siena, che trovò quale sito acconcio il villaggio eli Ollolai. Quivi presso in due anni sorse il convento sulla cima del monte di San Basilio, da cui si svolge un immenso e splendido panorama, che abbraccia il Goceano, il Marghine e parte del Campidano di Oristano. Nel 1472 il cenobio veniva consacrato e abitato da molti religiosi, e in pari tempo il vescovo di Castro, D. Lorenzo di