Mandamenti e Comuni del Circondario di Alghero
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Ovodda (1112 ab.). — Giace all'altezza di 722 metri dal livello del mare, alla falda orientale di un alto colle, non lungi dalla montagna di Ollolai, in territorio bagnato dai fiumi Talora, Tino e Pedras-fittas, abbondanti di trote e di anguille.
Parrocchiale di San Giorgio, notevole per l'altezza del suo campanile, innalzato nel 1798. Nove Nuraghi non del tutto disfatti, ed uno di quei monumenti antichissimi detti Pedras-fittas, da cui prese nome uno dei suddetti tre fiumi. Consiste esso in tre gross, monoliti piantati nel suolo ed è simile a quelli che sussistono ancora in altre parti e che abbiam già descritti. Alberi ghiandiferi, grano, orzo, legumi, fagiuoli stimati, alberi fruttiferi in gran numero, principalmente peri, noci, castagni, vino, bestiame, formaggi pregiali per la loro bontà.
Coli, elett. Nuoro — Dioc. Nuoro — P a Gavoi.
Mandamento di OMNI (comprende 7 Comuni, popol. 10,361 ab.). — Territorio irrigato dal Tirso, dal Rio di Gonnari e dal Rio di Nardoli, tutti con acque pescose. Selve, alberi da frutta, cereali, ortaggi, pascoli e molto bestiame. Piante medicinali, specialmente salsapariglia, cave di marmi bianchi e venati e di pietre da taglio.
Orani (2591 ab.). — Giace a 526 metri d'altezza, appiè del monte di San Francesco, che è quasi un contrafforte di quello di Gonnari, ergentesi in corro sublime. L'aspetto del paese, in piano inclinato, con vie piuttosto regolari, con alcuni edilizi alquanto pregevoli e in mezzo agli alberi e ai pergolati, è piacevole allo sguardo. Le case sono itr pietre calcari con cemento e in mezzo ad esse apronsi alcune piazzette. La parrocchiale, dedicata a Sant'Andrea apostolo, minacciando rovina, fu abbandonata e, diroccata nel 1816; ne fu poi edificata, benché lentamente, una nuova. Altre sette chiese minori nell'abitato e nove campestri.
Non meno di trenta Nuraghi sorgevano nel territorio, ma tutti in gran parte od intieramente distrutti ; e in una regione detta Campi Valeri u Lògitla, il generale La Marmora e il Gasalis osservarono per la prima volta quegli antichi misteriosi monumenti detti dai Sardi Sepolture di Giganti e che nessuno avea sirr allora pure indicati. Vi si osservarono altresì in varii siti delle Pedras-fittas, composte di due minori di metri 2.50 e la mediana tre o quattro volte maggiore.
Nella regione di Ollini è tale una quantità di rovine, che mal puossi mettere in dubbio siavi esistita una popolazione cospicua. Fra le varie anticaglie rinvenutevi si notò un leggio ili bronzo e un treppiede in ferro. La chiesa di San Giorgio tir Ollini credesi fosse la parrocchiale dell'antica popolazione di Ollini, ed è noto per tradizione costante, che gli abitanti trasferironsi, non si sa per qual cagione, in Orani, nel cui territorio Irò va usi sparse altre vestigia di popolazioni estinte.
Un numero grandissimo di fonti favorisce la coltivazione del frumento, orzo, fave, legumi, granone, patate, canapa; uve di molte varietà, che dànno vini neri pregiati, ed alcune si fanno appassire; ortaglie d'ogni specie in abbondanza; uliveti e frutteti molto estesi. Bestiame e pollame in quantità, formaggio, apicoltura. Commercio di capi vivi, formaggi, lane, pelli, mattoni, calce, lavori donneschi. Le donne infatti filano il canape e la lana e tessono tele e panni per uso dorrrestico e per vendere.
Acqua minerale. — A 15 chilometri a maestro da Orani, e nella regione Oddini, v'è uno stabilimento d'acque termali detto Is bagnos mmnos, la cui acqua è limpida, incolora e di sapore amarognolo corr urr po' d'odore d'acido solfidrico. E sulfureo-ferruginosa coir la temperatura di gradi 23. Si raccoglie in una vasca di granito nella quale gli infermi si riparano dai raggi solari in una capanna che ha per base una cinta di muro a secco. L'acqua di Oddini è suggerita nelle affezioni reumatiche, nella podagra, nella sciatica, nella paralisi, nella dispepsia, amenorrea, leucorrea, renella, catarri uterini e vescicali, erpeti, ecc. Questi bagni erano noti ai Romani, poiché vi si