Mandamenti e Comuni del Circondario di Alghero
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Onifai (447 ah.). — Siede a 50 metri circa d'altezza nella valle del Cedrino, poco lungi dalla sponda sinistra di questo fiume, entro l'angolo che fa con esso il rio (Virgoli. all'estrema falda meridionale del monte, che porta lo stesso nome entro un seno del medesimo schiuso all'austro quasi in forma di un bel porto. La mole del monte Galtellì, che sorge di là del fiume, lo protegge dai venti di mezzogiorno; aria insalubre nell'estate.
Parrocchiale di San Sebastiano, protettore contro la pestilenza, e cinque chiese minori. Molti Nuraghi notabili, ricovero dei pastori. Grano, orzo, legumi, alberi da frutta; le vigne prosperano a meraviglia e danno mosto in abbondanza; ma quanto gustosi altrettanto sono leggieri ì vini: pascoli e bestiame.
Coli, elett. Nuoro — Dioc. Nuoro — T. a Por pi vii.
Orosei (1907 ab.). — Giace a 40 metri di altezza, sulla sponda destra del Cedrino, nel gran golfo di Orosei o di Porgali, poco lungi dallo stagno che forma il Cedrino spandendosi lungo il litorale, e rimane coperto a ovest dalla gran mole del monte di Galtellì, alla cui falda son costruite le case. Il piano, su cui sorge il paese, è alquanto inclinato a est, sormontato a ovest dalla collina detta di Gnllei-Muru, che si prolunga nel mare formando la così detta Punta Nera di Osatiti, ov'è la chiesa di San Gavino. Da quell'eminenza si domina tutto Orosei e i giardini amenissimi che lo circondano. Notevole la caverna non molto lungi dal paese appiè del monte di Galtellì; veggonsi in essa pozzi profondi e vuoisi li scavassero anticamente i Pisani in cerca di minerali.
TI Cedrino, versandosi noi suddetto stagno con tre foci, forma due isolette, e lo stagno rigurgita poi alla sua volta nel mare, anch'esso per tre foci, una detta di Santa Maria, presso Punta Nera, l'altra all'altra estremità dello stagno, detta di Bruno, e la ter/a mediana detta del Porto. Nella rada di Orosei, che schiudesi m picciol arco fra monte Santo e Punta Nera, i bastimenti non possono rimaner sicuri se non coi venti di terra. Proseguendo a nord pel litorale sino a capo Cornino, in contransi altri seni e altre foci fluviali che formano stagni.
La parrocchiale di San Giacomo Maggiore, di non cattivo disegno, è una costruzione moderna ultimata nel 1794. Vi si ammirano un bellissimo Cristo agonizzante in avorio e vani dipinti di un artista del paese, Mugiano, che visse verso la metà del secolo XVII, fra gli altri uno nella sagrestia della Madonna ov'è un bel gruppo del Padre Eterno con angeli sulle nuvole. Nel coro son dieci quadri di pennello non volgare riguardanti fatti evangelici. Entro l'abitato contansi altre dodici chiese minori. Ilawi un brefotrofio, detto di S. Antonio, fondato dalla nobile e ricca famiglia Guiso.
Molti Nuraghi disfatti in gran parte e vestigia di antiche popolazioni. Sul castello di Orosei sventolò per molti anni la bandiera del biscione, quando i diritti sul Giudicato di Gallura passarono nei Visconti di Milano. Prima che fosse fabbricata la prigione provinciale di Nuoro vi si custodivano cinquanta condannati, comprese alcune donne. Intorno al paese sorgevan delle torri, di cui una esiste ancora, il che rende probabile che Orosei fosse cinta anticamente di mura.
Grano, orzo, fave, fagiuoli e altri legumi, ortaglie, molto lino, ulivi, mandorli, alberi da frutta d'ogni specie, agrumi, principalmente cedri, che formano giardini deliziosissimi sulle sponde e presso la foce del Cedrino, da cui il nome, e maturano precocemente i frutti. La vigna occupa un gran tratto della superficie coltivata e le viti, di molte varietà, danno, come ne' climi più felici, molto vino comune e scelto, di cui si esporta il soverchio. Bestiame, apicoltura, cedrati, ecc.
I prodotti del circondario di Nuoro, che non si smerciano nell'interno, si spediscono in Orosei, ove sono Consolati, per essere esportati. Gli oggetti principali sono cereali, vini, lane e formaggi: i formaggi bianchi a Livorno e i fini a Genova; dopo queste le altre derrate esportate sono in quantità minore.