Mandamenti e Comuni del Circondario di Alghero fj.jy
fonie limpidissima in vicinanza. Un altro quasi intiero sopra un'eminenza sì compone di tre camere ed ha anch'esso lì presso una bella fonte, che precipita da una rupe all'altezza d'uomo e forma tosto un ruscelletto. Nè mancano le Sepolturas de Gigantes. A mezzo chilometro da Bitti trovasi la borgata Garofai, già Comune.
Grandi pascoli e gran numero di pastori e di bestiame; orti estesi, formaggio, abbondanza di vino e di acquavite riputata, selvaggiume, ecc. Nel Comune di Bitti furono costituite associazioni collettiviste, come leggesi a p. 18 dell'opera Colonizzate, ad Homestead, d'Ignazio Santangelo (Firenze, Gelimi, 1891).
Uomini illustri. — Nacquero in Bitti: Melchiorre Bore, poeta dì grido, autore della Gerusalemme vittoriosa, poema sacro in dialetto; Diego Mele, principe dei poeti satirici della Sardegna; Giorgio Asproni, ex-canonico, patriota liberale, deputato al Parlamento subalpino e nazionale dopo l'unificazione dell'Italia; Giuseppe Mtisio, senatore; Gio. Elia Madao, poeta, filosofo e teologo; Giovanni Arca, scrittore sacro.
Coli, elett. Nuoro — Dioc. Nuoro — P3 T.
Onani (1578 ab., compresa la popolazione del soppresso Comune di Lilla, aggregato con F>. decreto 13 novembre 1890). — Sorge a 350 inetri di altezza, fra alcuni piccoli poggi, nella parte superiore della valle fra la pianura di Barbargia-Bitti e le estreme alture a libeccio del Montalbn. Parrocchiale della Madonna di Loreto e cinque altre chiese, fra cui l'antichissima di San Pielro, già parrocchiale, la cui fondazione risale al tempo, in cui i Pisani occupavano la Gallura. Sono in questo territorio tre Nuraghi, uno dei quali vicino alla suddetta chiesa di San Tietro, da cui piglia nome. Vi s'incontrano anche dei co.sidetti Sepolcri di Giganti e di quelle caverne denominate in sardo Demos de Janas, o Case delle fate. Grano, fave, legumi, vino, alberi da frutta, bestiame, caccia e pesca.
Alle falde di monte Alvu giace la borgata di Lula, già Comune, con chiesa parrocchiale dell'Assunta e vasta coltivazione d'apicoltura. Al versante opposto di monte Alvu sorge la chiesa rurale di San Francesco, eretta nel secolo XVI da Francesco Tolu ed altri di Nuoro, in voto per essere liberati dal carcere.
Trovansi nel territorio le due seguenti miniere :
1. Miniera di piombo argentifero di Guzzurra Suergioia. — L'estrazione del minerale si fa in parte da un pozzo mediante una macchina a vapore della forza di 15 cavalli, e in parte da gallerie mediante vagoni. Le acque si estraggono sia con gallerie di scolo, sia da pozzi mediante bigoncie e con maneggio a cavalli. Alla miniera è annessa una laveria con crivelli a mano, cassoni tedeschi, mascelle, cilindri, tamburi classificatori, crivelli Ilartz, e tavole giranti ; il tutto mosso da una macchina a vapore di 15 cavalli. Vi è presso la Società una cassa di soccorso alimentata dalle ritenute del 3 °/fi sulle paghe degli operai e con stazione di carabinieri. Nei mesi di luglio, agosto e settembre la lavorazione rimane sospesa. I minerali si imbarcano sulla spiaggia di Siniscola, distante 40 chilometri circa dalla miniera. Il trasporto si fa con carri tirati da buoi e muli e costa lire 20 alla tonnellata; il trattamento si fa alla fonderia di Pertusola. Appartiene ad una Società inglese.
2. Miniera argentarla. — I minerali estraggonsi per gallerie con vagoni e le acque per gallerie di scolo. Vi ha una laveria composta di crivelli a doppia scossa a mano e cassoni tedeschi. Vi hanno poi cilindri acciaccatori, crivelli continui e tamburo classificatore ; il tutto messo in moto da una macchina a vapore di 15 cavalli. Per la cassa di soccorso, i trasporti al mare, l'imbarco e la durata della lavorazione si fa come per la miniera Guzzurra Suergiola,
Coli, elett. Nuoro — Dioc. Nuoro — P3 ivi, T. a Ritti.
Orane (2302 ab.). — Giace sull'orlo del grande altipiano di Bitti, in territorio bagnato dal Badesole, primo confluente del Tirso, e dal Marreri, in fondo alla valle
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