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La Patria. Geografia dell'Italia
Sardegna. Corsica - Malta - I mari d'Italia
Gustavo Strafforello
Unione Tipografica Editrice Torino, 1895, pagine 463

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   33(5 l'arte Quinta — Italia Insulare
   Cenni dorici. Appartenne irt principio al rrgrio di Gallura e fu quindi aggiunto all'Ogliastra, alla quale rimase poi sempre unita dipendendo dallo stesso barone. Nel 1390 Oliena fu occupata dalle I ruppe arljoresi capitanale da lì ranca Leo ne boria, marito della celebre Eleonora d'Arborea.
   Uomini illustri. — Diede i natali a Raimondo Gongiu, poeta, autore d'-l Trionfo della Sardegna, poema storico; e a Giovanni Antonio Solinas, missionario.
   Coli, elett. Nuoro — Dioc. Nuoro — P4 ivi, T. a Nuoro.
   Orgosolo (2174 ab.). Sorge a 800 metri circa d'altezza, con case disposte gradatamente a nord, sulla pendice di un colle di mediocre elevazione, fra varìi alit i rialzi minori in luogo assai ameno ed irriguo e in aria salubre. La parrocchia, sotto l'invocazione di San Pietro, ì di forma semplice; altreseichiese minori nell'abitato e altre quattro nella campagna. Tri una chiesa campestre, a due chilometri dall'abitato, sorge l'oratorio di Sant'Anania, in cui si celebra una festa la principale del paese. Grano, orzo, fave, legnini, ortaglie, gelsi, vino, bestiame.
   .Nel territorio contavansi non meri di dieci Nuraghi, ora distrutti in gran parte, situati quasi lutti in bei punti di vista. Eranvi ancora due monoliti conici rovesciati, non sono molti anni, da coloro che vanno in cerca di tesori. In alcuni massi granitici sono scavate cameruccie basse con finestre per introdurvisi.
   Cenni storici. — Formava parte con Oliena del Giudicato di Ogliastra ed era terra di frontiera del regno Cagliaritano sui confini dell'Arborea e della Gallura,
   Uomini illustri. — In Orgosolo vi nacque Gian Matteo Garipa, poeta celebre e scrittore ecclesiastico del secolo XVI.
   Coli, elett. Nuoro — Dioc, Nuoro — P2 T. a Nuoro.
   Mandamento di BITTI (comprende 4 Comuni, popol. 7919 ab.). — Territorio dei più elevati della Sardegna, con clima piuttosto freddo, abbondanza d'acque e di alberi ghiandiferi vasti e buoni pascoli, vigne ed orti, bestiame e formaggio.
   Bitti (3486 ab.). — Siede a 366 metri di altezza, sull'erta poco agevole della punta di un colle, che divide in due una grande vallata; le case sono perciò disposte in anfiteatro e lo spazio, che occupano, raffigura un triangolo. Poche le strade, spesso anguste, sinuose sempre e malagevoli. Le abitazioni in granito vi son riunite disordinatamente e ristrette in brevi limiti. La parrocchiale di San Giorgio, costruita nel 1864 dall'ingegnere Galfrè, sorge nel centro del paese; mentre l'antica, dedicata a San Pietro, era ad ovest del villaggio nel sito elevato, detto Buon Cammino, di cui si vedono le rovine. Vi sono poi quattro altre chiese filiali, fra cui quella della Madonna delle Grazie, costruita modernamente e con bell'arte. Ad est e nel migliore punto di vista del paese, ex-convento dei Cappuccini. Oltre ad alcune case di bella apparenza, vi si trova una fontana in forma di tempietto, detta Su Cantaru.
   Molte sono le antichità sparse nel territorio e in vicinanza di Bitti. Non oltre un quarto d'ora dal paese vedevansi, in tempi non molto remoti, vestigia di popolazioni che scomparvero dopo che lo si piantò a vigna, ed altro non vi rimase che una caverna con tre camerette. A est, nella regione detta Dure, si riconobbero ai dì nostri gli avanzi di un antico abitato composti dì fondamenta di case, forni, strade selciate e molte stoviglie, il tutto scomparso anch'esso sotto la vanga. Rimasero però le testimonianze dell'antica popolazione nelle chiese ancor sussistente in certa prossimità fra di loro e nella memoria degli abitanti di Bitti, che reputansi suoi discendenti e serbano molte tradizioni intorno ad essa. Sopra un colle alquanto elevato offronsi allo sguardo i ruderi, a quel che pare, di un'antica fortezza, ed altre reliquie d'altre popolazioni estinte incontransi in altri luoghi.
   Grande era il numero dei Nuraghi in quel di Bitti, ma distrutti ora in gran parte. Ve n'ha uno molto ben conservato alto circa metri 7 con 15 dì circonferenza e una