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La Patria. Geografia dell'Italia
Sardegna. Corsica - Malta - I mari d'Italia
Gustavo Strafforello
Unione Tipografica Editrice Torino, 1895, pagine 463

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   33(5 l'arte Quinta — Italia Insulare
   suddetto, la cui giogaia, lunga quasi 8 miglia, s'innalza nella punta Cu peli a 700 metri; il monte Remule, parallelo al Monlalbo, meno elevato, ma con più lunga giogaia.
   La montagna di Calteli), detta Gotte e Aluru, sopravvanza le vicine eminenze con una pendice assai sviluppata sino alla spiaggia del Tirreno presso lo stagno e seno di Osallo. La catena di Ollolai, che protegge questo paese, con Gavoi e Oizai, dai venti di mezzogiorno, ha un giogo aspro e fra la sua falda e la pendice, su cui giace Ovodda, scorre il fiume Talora, confluente del Tirso.
   Minerali. — Nelle roccie, in gran parte granitiche, in minor parte calcaree o vulcaniche dei suddetti monti, aunidansi i minerali seguenti : in Grani, rame e ferro solforato; in Fornii, piombo solforato con barite solfata, e nella serra di Cornobue {Correlai), che mette in comunicazione le due pendici della gran massa della Bar-bargia, una vena, o filone, di barile di circa due metri di spessezza che, incassata nel calcare di quella montagna, segue la direzione generale della stratificazione; ivi eontieusi galena a larghe scaglie disseminata copiosamente e coltivata per molto tempo, finché fu abbandonata a cagione di uno scoscendimento. In Mamojada trovasi calce carbonata e lamellata, simile a quella del monte Connati; altra di sinii 1 latta, ma tabulare, aggruppata in varii sensi e sparsa di cristalli di quarzo con altri di calce carbonata, dei quali alcuni appartenenti alla varietà prismatica, e steatite bigia di apparenza alquanto scistosa. Finalmente in Dorgali questa medesima calce carbonata, ora eolitica ben compatta e candida, ed ora stalattitica e fistolare.
   Valli e Pianure. — Le vali maggiori sono: prima quella del Cedrino, che incomincia quasi al limite di Cornobue e termina nella maremma di Orosei; seconda quella dell'isaWe, che ha principio fra Nuoro e Lollove ; terza quella di Montalbo, fra questo monte e l'altipiano di Bilti e va a finire nella maremma di Posada; quarta quella di Siniscola, o Montepizinnu, terminante presso la precedente; quinta quella del Goceano; e sesta finalmente quella di Dorgali, che incomincia presso la prima a Cornobue.
   Belle pianure la più notevole è quella di Galtellì dal Cedrino alle falde del Montalbo presso Lula. Sorgono in essa tre altipiani, i primi due sulla sinistra del Cedrino e il terzo su quella dell'Ice. Nella medesima pianura son tre bacini, dove l'acqua ristagna, uno nel bassopiano detto Sa Palude e gli altri due sull'altipiano di Durrisolo.
   Fiumi e Stagni. — Il Cedrinus dell'antica geografia, detto ora Cedrino, o fiume di Orosei, è il fiume principale del circondario di Nuoro. Nasce esso quasi nel centro dell'isola, alle radici del monte Pipaldu, bagna il territorio di Orgosolo, lambe le falde della montagna di Oliena, scorre in prossimità di Galtellì, di cui feconda, mondando, la valle fertilissima, in un coi giardini deliziosi di Orosei, presso il cui stagno va a metter foce nel Tirreno. Riceve il Cedrino nel suo corso parecchi rivi o torrenti, di cui i principali sono il rio di Mamojada, il Putto, il Murreri, Virgoli, ecc.
   Inferiore al Cedrino è il fiume Posada, il quale nasce e s'ingrossa co'rivi che scendono dai declivi a maestro di Montalbo e quindi con le acque che scorrono a est dai territori di Alà e con le fonti meridionali della massa del Montenero. Inonda sovente la maremma di Posada e la pianura.
   Terzo per importanza è il fiume di Siniscola in cui congiungonsi le acque dei pioventi di Montalbo e del monte liemule, a questo parallelo.