Mandamenti e Comuni del Circondario di Alghero fj.jy
Mandamento di VILLANO VA MONTELEONE (comprende 3 Comuni, popolazione 5109 ab.). — Territorio in monte, in colle e in pianura, bagnato dal Temo e dal rio di Minerva che lo fertilizzano. Una buona porzione di esso è a boschi e a pascoli e non men ricca che variata è la produzione agraria.
Villanova Monleleone (4390 ab.). — Sorge a 555 metri sul mare, a 18 chilometri da Alghero e sulle falde settentrionali del monte Petratori (719 m.). Vi si innalza verso ovest una torre abbandonata da lungo tempo, la quale riceveva i segnali dal capo Mararghi e li trasmetteva ad altre torri. 1 prodotti principali sono il grano, l'orzo, i legumi, il granone, il lino e il fieno in tanta abbondanza, che serve al mantenimento di un bestiame numeroso bovino, ovino, cavallino e suino; vi si allevano anche molte api
Nei dintorni s'innalza la chiesetta di N. S. Inter rios, perchè circondata da due rivi, a' piedi della montagna, sulla cui cima si raccoglie la neve in una casetta detta Sa doma de sa ni (casa della neve). Nella regione detta Calvia, nel dicembre 1882, vennero trovate trentotto monete puniche d'oro, con la testa di Astarte da un lato e dall'altro il cavallo in piedi, le quali furono ripartite fra i due musei di Cagliari e di Sassari.
Cenni storici. — Era compreso nel contado di Monteleone e faceva parte della diocesi di Rosa. I Barbareschi la presero parecchie volte di mira e vi commisero stragi. Nel 1582, guidati da un rinnegato, sbarcarono presso il porto di Poglina in numero di 300 circa e di notte si scagliarono nel paese, che saccheggiarono condu-cendone schiava quasi tutta la popolazione. Ma Pietro Boyl, gentiluomo valoroso, raccolse circa venti paesani, i quali gettatisi sui Turchi, prima che essi toccassero la riva, li massacrarono.
Coli, elett. Alghero — Dioc, Alghero — P2 T.
Monteleone Rocca Doria (360 ab.). — A 600 metri circa d'altezza, sopra un colle omonimo tagliato a picco ai tre lati, con avanzi di antichi propugnacoli, torri, muraglie dell'antico castello e quindici cisterne scavate nella roccia. Parrocchia di Santo Stefano, che vuoisi uffìziata anticamente dai Benedettini. Il Temo bagna da tre lati la base del monte su cui sorge il paese. Sei Nuraghi e vestigia di antiche abitazioni. Grano, orzo, legumi, vino, alberi da frutta, bestiame.
Tra i diversi oggetti archeologici ivi ritrovati voglionsi notare alcune monete romane ed altri arnesi ed utensili della stessa epoca, ed ancora oggetti preistorici, come un'ascia di porfido ed uno scalpello pure di porfido, tagliente da entrambe le parti, appartenenti senza dubbio all'età della pietra e ritrovati nella località Mudeju Lingu. Monete probabilmente pisane si ritrovarono pure nel castello ed una di Nicolo Doria, conte di Monteleone, illustrata dall'archeologo canonico Spano.
Cenni storici. — Monteleone sorse certo dopo il castello costruito, secondo ogni probabilità, verso il 1102 dai Doria. Di esso si parla nella pace stabilita nel 1350 fra il re di Aragona e la potente famiglia Dona, ed il viceré Cabrerà diede a questa in feudo l'antico dominio di Monteleone,
Nel 1433 Giacomo Resora l'assediò con una forte armata, composta di Sassaresi, Al gl i eresi e Bosani, rinchiudendovi Nicolò Doria. Per tre anni durò l'assedio, finché, nel 1436, i seguaci dei Doria, privi di viveri e d'acqua, dovettero dichiarare la resa. Si smantellarono allora le fortificazioni dei due castelli di Monteleone e di Bonvhei, che pure appartenevano ai Doria. Le demolizioni furono eseguite per istigazione massime dei Sassaresi, i quali se ne divisero il territorio con gli Algheresi e i Bosani, loro compagni nell'assedio. Gli abitanti si rifugiarono in un foltissimo bosco vicino, ove costrussero delle capanne, che diedero origine all'ora cospicuo Comune di Villanova, detto appunto perciò Villanova Monteleone.
128 — f,ri 'atrio, voi. V.