33(5 l'arte Quinta — Italia Insulare
Uomini illustri. — Vi nacque il suddetto P. Francesco Carboni, professore d'eloquenza, antico di Pio VII ed entusiasta di Napoleone, in onore del quale compose un poema che poscia bruciò; e il frate Luca Solinas, celebre predicatore del secolo XVI.
Coli, elett. Alghero — Dioc. Alghero — P'2 T. a Tiesi.
Borutla (G17 ab.). Sorge a 487 metri sulla costa del Felao e iì suo territorio comprende il monte Mura, di accesso malagevole dalla parte di Toralba e la cui sommità è una spianata di roceie calcaree. Parrocchiale di Santa Maria Maddalena. Grano, orzo, granone, fave, lino, vini bianchi e discretamente buoni e molti alberi da frutta; bestiame, formaggio e cacciagione.
A breve distanza dal paese, sorge, sulle rovine dell'antica città di Sorres o Borra, la chiesa di San Pietro, che era già cattedrale. M costruita in bello stile ligure-pisano a strati bianchi e neri di pietra calcare e vulcanica di Toralba, internamente decorata di grosse ed alte colonne, unite superiormente da bellissimi archi, con coro contornato da stalli in pietra per i canonici e un gran quadro rappresentante i fatti principali della vita di San Pietro. 11 campanile è a mezzo diroccato, e vicino alla chiesa vedonsi gli avanzi di un grandioso fabbricato, ritenuto per l'antica canonica, ti questa una delle più rimarchevoli chiese medioevali, da poco dichiarata monumento nazionale. È ofliciata due volte all'anno, cioè nella domenica dopo la festa del Corpus Domini e per la ricorrenza della festa di S.Pietro, nel 29 giugno, durante il qual giorno una squadra d'abitanti dei paesi vicini fa una specie di ronda votiva intorno alla chiesa, e che è detta Sa guardia (la guardia). Questa cattedrale, con bolla del papa Giulio 11 in data 8 dicembre 1503, fu unita alla diocesi di Sassari, il cui arcivescovo s'intitola perciò vescovo di Sorres.
Sotto la rupe Viari, che sorregge la suddetta antica chiesa di San Pietro, sono alcune caverne, che comunicano fra di loro e in cui furono rinvenute molte ossa umane e una gran quantità di guano
Cenni storici. — Nell'altipiano di Sorres o Sorra venne costruita dagli Aragonesi, nel 1337, una bastita contro i Boria, che dal loro castello di Giave intercettavano il passo ai transitanti per la strada da Sassari a Cagliari. Ma gli Aragonesi riuscirono ad impadronirsene, sotto il viceré Guglielmo Cervellon, il quale ricevette dal re in soccorso il suo stesso nipote Ughetto Cervellon con quattro navi cariche di armati. Intanto il viceré aveva spedito a Cagliari il proprio figlio Gerardo per raccogliervi dei soldati a difesa di Sassari, che i Boria e i Genovesi minacciavano d'assediare. Al ritorno Gerardo con 300 alabardieri fu avvisato da Mariano d'Arborea d'un tranello del nemico, e perciò sostava a Macomer, né di là si mosse fino a che il padre non gli spedi dei rinforzi, comandati da lui stesso, col quale s'incontrò a Bonorva. Incamminatisi verso Sassari, trovarono il nemico nel sito detto Aidu de turdu (passaggio del tordo), che resta tra l'attuale stazione ferroviaria di Toralba e la chiusa dello Spìrito Santo. Quivi si appiccò una delle più terribili battaglie di quel secolo, che terminò, non ostante il coraggio spiegato dagli Aragonesi, con la vittoria dei Boria, nelle cui file pugnavano molti Sardi. Immenso il numero dei morti e lo stesso viceré, costretto a fuggire col nipote Ughetto, riparò in una foresta, ove, vinto dalla fatica e dalla sete, spirava. Il giudice d'Arborea lo fece pietosamente seppellire nel castello del Goceano.
Coli, elett. Alghero — Dioc. Sassari — P2 T. a Tiesi.
Cheremuie (788 ab.). — A 550 metri di altezza, sul pendìo del monte Cuccu-ruddu, presso al cratere del vulcano estinto, con roccie d'origine vulcanica e cristalii di ferro ossidato e di rame carbonato fra la lava porosa. Vie torte ed anguste. Parrocchiale dell'arcangelo Gabriele e parrocchie e chiese fuori paese cadute o iri rovina, intorno alle quali scorgonsi vestigia di antiche abitazioni, che erano case sparse o.