33(5 l'arte Quinta — Italia Insulare
Seniesteiie (022 ab.). — In fonilo ad un vallone, tua sempre a 400 metri di altezza, circondato da eminenze, dai declivi dell'altipiano di Campejla e a greco dal colle di San Simone, antico vulcano, che versò le sue lave al nord Due w principali e parrocchiale di San Giorgio martire, cori oratorio. Quattro chiese campestri, tre delle quali dirute, quella tuttora esistente a soli venticinque minuti dal paese, di stile antico, è sacra a San Nicolò di Bari, in onore di cui 5i celebra la festa principale del paese, alla quale accorre molta gente. In un luogo detto Tuema, a poco men di mezz'ora dall'abitato, schiudesi, nella roccia, una grande spelonca naturale, in cui possono riposare più di 3000 pecore o maiali. Tredici Nuraghi distrutti in gran parte, due eccettuati. Sul suddetto altipiano di Campeda una palude raccoglie le acque delle vicine pendenze.
Prodotti naturali: cereali, fave, ceci, legumi, canape, lino, meliga, ortaglie, molti alberi da frutta, vino in copia, bestiame.
Coli, elett Alghero — Dioc. Alghero — P2 T. a lionorva.
Mandamento dì POZZOMAGGIORE (comprende 3 Comuni, popol. G700 ab.). — Il territorio, in gran parte vulcanico, si estende in colline, ha fertile suolo, specialmente per viti, molto produttive, che occupano grandi estensioni. Comprende molte macchie di lentischi. Abbondano le fonti. Il clima e piuttosto temperato, ma variabilissimo.
Pozzoniaggiore (3861 ab.). — Sorge a 500 metri circa d'altezza, in un seno poco profondo, fra alcune colline, che gli sorgono intorno a non molta distanza. La parrocchiale di San Giorgio martire, costruita nel 1570, ha nove cappelle e sei grandi quadri di valente pennello a giudizio degli intelligenti. Due chiese minori e due cappelle campestri. Quasi tutte le case hanno un telaio e vi si tesse la lana e -il lino; i tessuti di lino riescono pregevoli, segnatamente le coperte da letto a disegno, dette fanuvas, e sono lodati del pari i ricami.
Macchie di lentischi, pochi gli alberi cedui e scarsi i ghiandiferi. Frumento, orzo, fave, legumi, granone, lino. Le vigne occupano una superfìcie ragguardevole; le viti prosperano assai bene e chi sa combinar bene le uve fa vini pregiati. Molto numerosi gli alberi da frutta e discreto il numero del bestiame. Mercè una strada carreggiabile, costruita nel 1862 a spese del Comune, che mette il paese in comunicazione con la strada centrale dell'isola, il commercio e la popolazione sono in via di aumento.
Trenta Nuraghi in gran parte distrutti, e poco lungi Sepolture di Giganti, notevoli per la loro lunghezza, ed ove si trovarono molte ossa untane maggiori delle ordinarie. Vicino a una di queste Sepolture, nella località detta Nuraghe turres, nell'arare il terreno si è scoperto un profondo pozzo con acqua limpidissima, costruito in muratura, di forma cilindrica e di bellissima architettura. Nella regione Turni de mari esiste una grotta con gran quantità di guano, che fertilizzerebbe parecchi ettari di terreno e che pure è quivi abbandonato.
Coli, elett. Alghero — Dioc. Alghero — P2 T.
Mara (815 ab.). — Giace a soli 15 metri di altezza, alle falde occidentali di una collina, in un piano scabro ed umido, con selve e parecchie alture, fra cui quella di Buonvicino, ove sorgeva lo storico castello di Buomicino, o Bonvhei e in vernacolo Bonuighinu, di cui vedutisi ancora i ruderi con due cisterne. Parrocchiale di San Giovanni Battista e nella campagna, all'ingresso di una selva, chiesetta venerata dell'Addolorata, o Nostra Signora di Bonuighinu, di antica costruzione, restaurata ed accresciuta nel 1797. 11 suo atrio è quadrato con loggie intorno ove apron bottega i nterciaiuoli nella fiera, che vi si fa la terza domenica di settembre. Grano, orzo, fave, ceci, veccie, vino e molti alberi da frutta, pascoli, bestiame e prodotti pastorali.