33(5 l'arte Quinta
— Italia Insulare
I prodotti del territorio di Florinas sono: grano, orzo, fave, granone, lino, ortaglie, frutta, moltissimo vino bianco, pascoli, bestiame e formaggio in abbondanza.
Cenno dorico. — Finitila, ora Florinas fu già capoluogo del l'Ujulinas, oppido romano, uno dei dipartimenti dell'antico regno del Logudoro. Ignorasi a quali vicende soggiacesse il suddetto castello nelle guerre civili e in quelle degli Arboresi e dei Narbonesi contro i re di Aragona; riè si sa quando fosse abbandonato se prima o dopo die i borghigiani si ritirarono dal suo piede al luogo non lontano, ove sta ora Florinas.
Uomini illustri. Obliati i più degni, la sorte serbò viva la memoria di Lorenzo e Giovanni fratelli Sauna di Figulina, nemici dei dinasti di Arborea nel 1308 all'assedio di Oristano, e fortunali di potersi sottrarre alla spada vittoriosa di Mariano 11 ' alide. Coli, elett. Ozieri — Dioc. Sassari — P2 ivi, T. a Ploaghe.
Mandamento di PORTO TORRES (comprende il solo Comune di Porlo Torres).
Territorio attraversato dai monti Aleuru, Alvareddu ed Elea e bagnato dal fiume Santo, dal fiume Turritano con un ponte romano a selte arcate, e dal rio Oliva, suo affluente. A ovesl da Porlo Torres e presso la spiaggia, stagno di Cenano, e presso alla confluenza dell' QUuim col Turritano. palude dì liodas, con altre minori. Suolo fertile in cereali, vini, frutta squisite, ecc. ; bestiame, caccia e pesca abbondantissima.
Porto Torres (3475 ab.). — Sulla sponda settentrionale della provincia, nell'ampio golfo di Torres e a soli 20 chilometri per ferrovia da Sassari. E diviso in due rioni, la Marina o il Porto, e San Gavino, che sorge a qualche distanza dal porto. Sopra una piccola eminenza, nel primo rione è una bella strada fiancheggiata da case di semplice architettura, ma di bell'aspetto; il rione di San Gavino è men bello nelle fabbriche, ma non manca di abitazioni comode e belle, in cui soglion recarsi in villeggiatura alcune famiglie sassaresi.
II suo porto, in oggi frequentato da molte navi, e sul quale si riversa il movimento commerciale d'esportazione della massima parte del capo settentrionale della Sardegna, si apre su d'un vasto e sicuro golfo, ed è sempre in via di costruzione. Ben presto saranno ultimati i lavori, che lo metteranno in grado di poter offrire tutti quei comodi necessari ed utili al sempre crescente commercio.
All'estremità del molo havvi un faro di 4° ordine, elevato a metri 14.90 sul livello del mare e 3.30 da quello del suolo. Esso trovasi a 10 50' 40 di latitudine e 0 4' 16 di longitudine di Parigi. E a luce bianca fìssa e visibile ad un raggio marino di 12 miglia di mare.
Ha chiesa parrocchiale dedicata alla Vergine della Consolazione, costruita con colonne prese agli antichi edilizi, che decoravano l'antica città, e la sua recente costruzione è dovuta all'architetto Cominciti, autore dei due teatri municipali di Cagliali e Sassari, e all'arcivescovo pure di Sassari, Arnosio, il quale nel 1830 ne deliberava la eiezione.
Ma la chiesa più importante di Torres è l'antico duomo, già, fino al secolo XV, sede dell'arcivescovo di Sassari, e dedicato a San Gavino, ricostruito nel 1210 dal giudice Coinita III, su altro esistente fin dal 778 dallo stesso nome. Il territorio, su cui sorge, denominavasi Monte Agellu, che vuoisi spiegare per campo di riposo, perchè si ritiene vi fossero sepolti i corpi dei santi Proto, Gianuario e Gavino, ai quali veramente la chiesa è dedicala. Essa è a tre navate sostenute da colonne e da pilastri, quelle in numero di quattordici per navata, provenienti da monumenti romani dell'antica città di Torres, sì che appariscono di diversa grandezza, pietra e disegno, alternate da questi, anch'essi di varii stili e ordini architettonici. Il tetto