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l'arie Quinta — Italia Insulare
in certe stagioni gli ani malati. L'acqua limpidissima e incolore fu analizzata dai prof. Mojon e Cautù, e, in seguito a molte esperienze favorevoli, venne in gran credito presso i medici dell'isola, che la raccomandano contro varie malattie.
Nel medesimo territorio di Ploaghe scaturiscono qua e là varie polle di un'acqua minerale analoga alla suddetta di San Martino. Codeste polle spicciano gorgogliando dalla terra quasi fosser bollenti e chiamansi perciò in dialetto sardo ahbauddi, ossia bollenti. Un'altra sorgente minerale è quella detta della Spuduta, limpida, inodore, incolore, adoperata tanto per bevanda quanto per bagno e giovevole contio molti malanni.
Cenni storici. — La baronia di Ploaghe componevasi di tre feudi del marchese di Laconi, del conte di Villamar, del visconte di Saniuri e dei villaggi popolati di Ploaghe, Codrongiarius, Florinas e Cargeghe. 11 marchesato di Laconi era composto dei villaggi popolati di Laconi, JNuragus, Ntiràllao, Cenoni; il contado di Villamar del solo villaggio di Mara e il viscontado di Saniuri del solo villaggio di Saniuri. Codesti feudi furono riscattati dal Governo il Sii maggio 1839 per mezzo del cav. U. Leonzio Massa Sai uzzo, relatore.
Presso il Nurugo di 7'ritvine si vedono ancora le rovine dell'antico paese di Trainile, in cui si rinvennero statue di Cerere, di Marte e di Bacco, lampade sepolcrali e monete. Nel sito detto Crustos si trovò una moneta di Alessandro Severo con la scritta: m. avu. sev. alexandkr. e nel rovescio ìovi. vltohi. s. c. con Giove seduto a sinistra, una vittoria alla destra e l'asta alla sinistra.
Nel territorio di Ploaghe, esistette l'antica citta di Plubimn, della quale parla un'ordinanza di Nicolò Doria, per il porto e la dogana di Castelgenovese, datata (> luglio 1435. Pare che essa fosse fondata prima assai della dominazione dei Cartaginesi e venne munita di torri e di mura, di tempii a Bacco, a Cerere, a Serapide, e di un anfiteatro costruito da certo Marco Peduccio di quella città.
Gli abitanti di J'iubium sostennero guerre coi Cartaginesi e poscia coi Romani, e rivaleggiarono con le vicine città di Figulinas, ('astra e Trubine. Essi commerciarono in lana, coi Feroniensi, Egarensi e Coracensi, popoli vicini d'origine elrusca, che preferivano perciò la lana alle pelli, di cui si cuoprivano gl'indigeni.
In Plubium nacque Arrius, che dimoro a lungo in Roma, e fu protetto da Mecenate, il quale gli rivendicò l'onore dell'invenzione di una specie di stenografia, di cui si era spacciato autore cerio Tirone. protetto da Cicerone, perchè ne aveva avuto in confidenza il segreto dallo stesso Arrius, che non potè avere il vanto di lasciare il suo nome legato a tale scoperta, oggidì ancora ricordata col nome di Note tironiane. Tuttavia Mecenate lo fece creare cavaliere, e lo sposò con una matrona romana. Rientrato nell'isola, Arrius fece costruire uno stabilimento di bagni in onore del suo protettore, ma che però nominò ad Pubttlos, dal nome di suo padre, e di cui restano ancora le rovine. I Vandali distrussero Plubium e i suoi abitanti si ridussero ad abitare nella vicina Crosta. Ricostruita tempo dopo, prese il nome di Ploraca, e poi quello attuale di Ploaghe.
11 monastero di Salvenero fu fabbricato da Mariano II di Torres. Oggidì non resta m piedi che la chiesa con qualche avanzo di pittura e scoltura in legno medioevalc.
Uomini illustri. — A Ploaghe, nacque il celebre archeologo sardo, canonico Giovanni Spano, che spese il suo patrimonio e l'intiera e lunga sua esistenza nello studiare i monumenti dell'isola e pubblicandone le illustraziom E pure autore d'un Dizionario logudorese-italiano e viceversa.
Coli, elett. Ozieri — Dioc. Sassari — P2 T e Str. ferr.
Cargeghe (492 ab.). — Siede a 272 metri, nel campo Mela, con un bell'orizzonte, ma in aria poco salubre, e ha circa 110 case. Parrocchiale di San Quirico, in cui