rfol
I arte Ounil.i llalià Insubùi
limimi illustri. — Il paese di Chiaramonti va rinomato, e meritamente, per avn dato i natali, nel 174:5, ai generale Giacomo Pes di Vìllamarina, già luogotenente generale del Regno.
Colt, elett Tempio I';hisania — Dioc. Sassari — P3 ivi, T. a Nulvi.
Martis (937 ab.). Giace a 302 metri di altezza, a piò dell'eminenza detta Moutef,ranco, in mezzo alla valle d'Angiomi, uri po' sopra la sponda del rivo Giunco o Piscina di Giunco, proveniente dalle falde del Montelcdda. Parrocchiale di antica (•ostruzione dedicata a San Pantaleone martire, in cui e osservabile un dipinto di Andrea Lusso, pittor sardo del 1595, come leggesi neh iscrizione latina. Altre cinque chiese minori nel paese ed alcune cappelle nella campagna. Veggonsi nel territorio gli avanzi di alcuni Nuraghi e vestigia di antiche popolazioni.
L'Anglona è la principale delle regioni granifere della Sardegna settentrionale, e quella di Martis non è seconda a verun'altra per la fertilità. Cereali, lino, fave, legumi, ortaglie, molto ed ottimo vino, alberi da frulla, aranci, cedri, bestiame, burro e formaggio di buona qualità.
Coli, elett. Tempin l'ausatila — Dioc. Castel Sardo — P* ivi, T. a Nulvi.
Perfugas (IMO ab.). — A 85 metri di allezza, in valle, nel margine meridionale di un terrazzo, a breve distanza dalla sponda sinistra del rio di Àngloim nel grande altopiano del Sassu selvoso ed abbondante di selvaggiume. Parrocchiale- della Madonna degli Angeli e sei chiese minori, fra cui quella di San Giorgio, assai notevole. All'estremità dell'abitato vedovasi, or sono circa cent'anni, una torre, che fu atterrata per costruire co' materiali il campanile. Era un avanzo di un antico Castello l'osso, a cui apparteneva anche una bella e poco lontana cisterna. Nelle memorie medioevali non è alcun cenno di codesto castello costruito probabilmente per esser Perfugas luogo di frontiera del Logudoro con la Gallura. I castelli Doria e Chiaramonli furono innalzati posleriorrnente. Molti Nuraghi e vestigia di antiche popolazioni. Nel territorio feracissimo raccolgonsi cereali, frutta squisite, vino, ortaglie; ottimi pascoli, bestiame, formaggio, pelli e cuoi.
Cenni- storici. — Nel 1812 fu rinvenuta, scavando sul lembo del villaggio, una medaglia d'oro di Augusto, che passò, per le mani del vescovo, nel museo di Carlo t'elice; e in altri tempi vi si scopersero altre antichità romane, da cui si desume che il luogo fosse abitato sotto i Romani e forse fosse un posto militare per reprimere le invasioni dei Baial i e dei Corsi.
Coli, elett. Tempio Pausania — Dioc. Castel Sardo — P2 ivi T. a Nulvi.
Mandamento di OSILO (comprende il solo Comune di Osilo). — Territorio irto di monti, di cui il principale è il monte Tufudesu con tre punte, una delle quali, qplla della Madonna di Bonaria, alti 767 metri; un altro monte, il Massa, èrgesi a circa 700 nìetri. Vi nascono il rio di SiUs, il rio di Ottaca, uno degli influenti principali del fiume Turritano, e il rio di Bunari. Selve, macchie, alberi da frutta, ortaglie, bestiame, ecc.
Osilo (5352 ab.). — Sorge a 565 metri dal livello del mare, sopra una delle tre punte del suddetto monte Tufudesu, come fu denominato dal vescovo Fara, nel centro di un orizzonte vastissimo, che domina tutto il gran golfo di Porto Torres e termina sulle coste della Corsica. Le prossime regioni deli'Anglona, Flurriinaria, Roniandia, Coros, Nurra, Figulina e altri luoghi offronsi, a vario raggio e con gli accidenti principali del suolo, allo sguardo estatico del riguardante.
L'abitato è assai esteso, le vie selciate, ma irregolari, poco ampie e spesso ripide, le case generalmente di un solo piano e di costruzione mediocre. La chiesa principale collegiata, dedicata alla Madonna della Concezione, è di antica costruzione, non