Mandamenti e Comuni del Circondario di Sassari
San Filippo Neri, di Santa Croce, in cui è notevole il Crocifisso, e quello del Rosario, ove ammirasi il quadro di Santa Caterina; gli ex-conventi dei Cappuccini e dei Minori Osservanti. Nella campagna son parecchie chiese rurali, di cui alcune cadute o cadenti. Pio legato di tenue somma per le fanciulle da marito.
Nel Comune di Nulvi risiede la Scuola d'agricoltura pratica, unica nell'isola, inaugurala l'8 maggio 1884, la quale dà ottimi risultati. Sorgente d'acqua minerale nella regione Vena usta. 1 prodotti del territorio consistono in granaglie, ortaglie, vino, lino, bestiame ovino, bovino ed equino, pascoli, formaggio, pelli, legnarne e molta selvaggina nei boschi. 11 ramo principale di commercio sono i cereali, di cui molta parte smerciasi in Sassari, nella Gallura e anche in C.astelsardo. Vendonsi pure in Sassari polli, cuoi, ricotta e formaggio.
Grandissimo è il numero dei Nuraghi: non meno di 71, sparsi pel territorio. Nel Nurago Orcu (n. 28) si rinvennero alcuni idoletti in bronzo, spilloni di ottone e varie corone o filze di ambra; a 40 passi discosto scoprironsi alcuni sepolcri, che vuoisi contenessero ossa umane maggiori dell'ordinaria misura. 11 Nurago detto del-VArgenterà (ri. 3-5) ha particolarità meritevoli dell'attenzione degli studiosi della archeologia sarda. Il Nurago di Montalbo, tuItoche quasi per intiero distrutto, può dirsi il primo dei Nuraghi del Nulvese costruito intieramente di pietre calcaree. E di forma quadrata e la sua camera ha circa 0 metri di diametro e comunica con varie camerette quasi nicchioni. Sotto il nome di Sepoltura del Paladino v'ha una notevole costruzione del genero di quelle dette Sepolture dei Giganti.
Dall'alto del monte Scopa lo sguardo spazia a grandi distanze e comprende bellissime scene di montagne, di valli, fiumi, del Mar Turritano, dell'Asinara e della Corsica.
Cenni storici. — Il nome antico di Nulvi (Nugulhi) rinviensi in molti documenti del medioevo, e la sua antichità è assai superiore a quanto la suppongano coloro che lo vogliono una colonia d'Orria e del vicino Ghiaranionli. Fu capoluogo (\e\V Anglona, una delle più fertili regioni della Sardegna settentrionale.
Coli, elett. Tempio Pausania — Dioc. Castel Sardo — P~ '1'.
Chiaramonti (2018 ab.), — Sorge a 473 metri di altezza, in una concavità fra le punte di San Matteo, di Codino rasa e del Carmine e gode di un vasto orizzonte, in cui lo sguardo spazia non solo su tutta l'Anglona, ma eziandio sulle montagne della Corsica. Vi si sale per sentieri ripidi e malagevoli, fiancheggiati da siepi, e le case vi son separate in gruppi da strade poco regolari, delle quali tre principali e molto frequentate in un con la piazza. Parrocchiale di San Matteo, tre chiese filiali ed oratorii. Parecchie altre chiese campestri e vestigia di antiche chiese ora distrutte.
Presso la suddetta parrocchiale, in situazione eminente, sorgeva anticamente un castello ben costruito, come attestano alcuni residui delle mura e la torre, ora trasformata in campanile. Nei dintorni non meno di 150 Nuraghi in vicinanza di qualche sorgente con entrata assai bassa, demoliti in gran parte. Poco lungi, a est, vestigia dell'antica popolazione di San Giuliano; a nord quelle deìVJErvanana; a sud quelle di San Lorenzo, di Orria piccinna, di Giulia; credonsi disertate dalla peste nei secoli XIII e XIV. Alberi da frutta in gran numero, cereali, ortaglie di molte varietà, vino in abbondanza e rinomato per la sua bontà, bestiame e formaggio riputato, che Vendesi in Castel Sardo ed in Sassari; boschi e cacciagione.
Cenni storici. — Per essersi ribellali al re di Aragona, ì Boria furori cacciati nel 1348 dal castello di Chiaramonti da Rambaldo dì Gerbera aiutato dagli Ai:boresi. Due anni appresso, tornati alcuni dei Doria alla parte regia, fu lor confermalo il feudo di Chiaramonti» Nel 1357 fu dato a Brancaleone Doria con la città di Guisarchio e gli altri feudi della famiglia.