Sassari
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Le campagne di Caniga Loguėentu e Badde Manna presso la cittā e la splendida villa Giordano, in Monserrato, sono soggiorni incantevoli.
Molte antichitā si rinvennero nelle vicinanze di Sassari. Un antico acquedotto, che conduceva l'acqua delle fontane di Abba chiara presso la valle di Valrerde, all'antica cittā di Torres, una stazione preromana scoperta nel 1875 presso la cantoniera detta Laccheddn; le rovine d'un antico edificio detto La Corte, da alcuni ritenute avanzi d'un monastero di Benedettini; quelle d'un castello medioevale; due pozzi oggi detti di Esse e di (/ssi, nomi che conservano dei villaggi prima colā esistenti; molti nuraghi, nei cui pressi furono rinvenuti oggetti antichi; le rovine di muraglie romane; i ruderi d'una delle tante fonderie di bronzi antichi scoperte nell'isola attestano luminosa mente l'esistenza delle diverse dominazioni colā succedutesi.
Nella pianura presso al monte Elva furonvi delle saline, le quali danno ancora d nome a quel territorio, oggi abbandonate, assieme ad una torre, che prende pure lo stesso nome. Attualmente ivi trovasi una tonnara, detta pure delle Saline, appartenente giā al duca di San Giovanni ed ora di proprietā Pastorini di Genova. K per ultimo sul fiume Turritano si osserva un ponte romano a sette luci, ancora in ottima conservazione.
CENNI STORICI
Come di inulte cittā sarde, l'origine di Sassari č assai oscura. Par fosse fondata verso l'undecimo secolo. Il padre Madao ha voluto dimostrare che la Sardegna fu fatta nel settimo giorno della creazione e popolata subito da giganti, e, dopo il diluvio, dai nipoti di Noč; conghietture che hanno costato uno sforzo improbo d'erudizione allo scrittore sardo.
L'unico documento storico importante, che possa far fede della fondazione di Sassari, o dei primi anni della sua origine, č una carta antica dell'antico monastero di San Pietro di Sirici, dell'anno 1118. Tale carta, detta Condaghe, dice che Sassari fu fondata nel silo giā occupato dagli antichi Tātari, con qua! nome anche in oggi vieni chiamata la cittā dagli abitanti del Logudoro. In essa č pure nominalo il Castrimi Sassaris (castello di Sassari). Enzo, secondo marito di Adelasia di Torres, prima di morire, nel 1272, fece testamento, lasciando ai nipoti, fra gli altri suoi beni, lutti i diritti a lui spettanti tanto nel regno di Sardegna, quanto nel castello di Sassari. A questo proposito qualche storico vorrebbe che il nome di Sassari lo avesse il solo castello, posizione importantissima della provincia turritana, e il nome di Tātari fosse dato alla terra circostante. Si vorrebbe pure, forse sull'opinione del Vitale, che Sassarini, oppure Sassaros, come lo chiama Sigomo, abbia avuto origine dai Sāssoli, popoli Tiburtini o Tibulazii. la cui cittā era presso Santa Vittoria nella campagna osilese, e questa opinione, per vero, sarebbe avvalorata dal nome di una regione verso Osilo, che anche oggi č chiamala Nostra Senora de Sassaia. Perō per Castrimi Sass
Secondo il Vico la cittā di Sassari fu fondata dai Tartari negli anni 2700 della creazione del mondo e 2Ė00 anni prima dell'incarnazione di Cristo. Egli crede che (piando il re Norax venne in Sardegna con los Tartessios, abbia fondato Sassari e siccome i Tartesi erano dell'Andalusia, si chiamavano altresė Tartari, per essere vicini, al lago Averneģ o Tartareo. E conchiude dicendo, che da Tartari si fece poi Tātari. Il Costa ritiene invece, che Sassari debba la sua origine ai primi Cristiani, sbalzati nella provincia turritana, fondandosi sui documenti che accertano la cattedrale