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La Patria. Geografia dell'Italia
Sardegna. Corsica - Malta - I mari d'Italia
Gustavo Strafforello
Unione Tipografica Editrice Torino, 1895, pagine 463

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   Parte Quinta — Italia Insulare
   per la cessazione della peste. In origine il Municipio offriva in tal giorno, vigilia della festa della Vergine dell'Assunzione, delta anche di mezz'agosto, tanti candelabri, che sostenevano cerei da 100 libbre l'uno, i quali si disponevano intorno alla lettiga in cui riposa la Vergine, che, secondo un uso introdotto dalla Spagna, in quest'isola e nella Sicilia, al contrario del continente, usasi effigiarla distesa su d'un letto ricopr i to di un velo di mussola tutto ricamalo e con fiori intorno.
   Nel 1847 ai candelieri si sostituirono grossissimi ceri, finché più tardi, forse p< r economia, questi pure vennero surrogati nuovamente da grossissimi candelieri in legno dorato ed inargentato e senza ceri.
   Ognuno di essi appartiene ad una delle tante corporazioni o società di artigiani od operai, già chiamati gremì, ed è decorato di banderuole nella cima, da cui si partono moltissimi nastri di diversi colori d'una lunghezza grandissima. I candelieri sono portati da quattro e persino cinque facchini, essendo essi pesantissimi, e tutli i soci vanno intorno tenendo l'estremità del nastro. Per tal modo sfilano in processione verso la chiesa di Santa Maria, fuori città. La ricchezza e il numero stragrande di nastri pioventi su quella moltitudine, gli abbigliamenti diversi, perlopiù spagnuoli, Indossati dai reggitori di essi, fanno un effetto magico, che colpisce lo spettatore, massime se questi vi assiste per la prima volta.
   Dopo aver percorso le principali vie della città, questo corteo, a cui prendono parte tutte le autorità civili ed ecclesiastiche del luogo, si divide in due righe fermandosi lungo la via, che conduce alla chiesa di Santa Maria, per far ala al passaggio del candeliere degli agricoltori, che coronato di spighe, ha la preminenza sugli altri e va collocato per il primo presso al simulacro. A questo tengono dietro gli altri, che parimente vanno collocali attorno alla Madonna. Per tal modo si onora l'agricoltura, l'industria maggiore dell'isola.
   Dall'anno 181-9 al 1851-, per le pretese del Municipio, che voleva si rimettessero in uso r ceri, tale processione commemorativa non ebbe più luogo, ma nel 1855, in cui il colera tornò a visitare quella popolazione, si rifece la processione portando i soli candelieri.
   BILANCIO
   Il bilancio preventivo del Comune di Sassari pel 1894 dava i seguenti risultati: Attivo Passivo
   Entrate ordinarie.....L. 1,001-,101. 17
   Id. straordinarie ...» 73,95S. 85
   Movimento di capitali . . . » 309,G93.27
   Partite di giro e contai), speciali » 720.000. —
   Totale h. 2,107,753.29
   Spese obbligatorie ordinarie L. 885,143.99
   Id, straordinarie » 760,774. —
   Movimento di capitali ...» 114,338.70
   Partite di giro e contab. speciali » 309,693. 27
   Spese facoltative.....» 37,803.33
   Totale L. 2,107,753.29
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   Dintorni di Sassari.
   Anienissimi e ricchi d'ima vegetazione lussureggiante sono i dintorni di Sassari, massime la zona che per 5 o 6 chilometri di raggio circonda la città. L'alberatura dell'ulivo, che si distende per molte centinaia d'ettari, vi ò assai curata, e col grigio delle sue foglie dà una dolce tinta di melanconia a quelle campagne, che il sole più fulgido ed il clima più temperato, rendono incantevoli.
   Palme colossali, mandorli, noci e cento altre specie d'alberi fruttiferi, rendono il territorio sassarese ridentissimo. Molte ville, in cui r proprietari si recano a passare determinate stagioni dell'anno, come alle vendemmie ed al raccolto degli ulivi, sono sparse per < dintorni di Sassari.