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Parte Quinta — Italia Insulare
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Big. 48. — Sassari : Castello, ora atterrato (da fotografia).
nel 160:5 da aliti di bronzo Negli angoli superiori erigonsi quattro torri e lo stemma della città; altre quattro s'alzano nel parallelepipedo sovrapposto al primo, incoronato da due archi semicircolari, incrociati e basati sopra i suoi angoli. Sull'intersezione di questi archi sorge una piccola statua equestre di San Gavino, patrono di Sassari e sotto il simulacro di un nume fluviale, che guarda la città. Le statue, che veggonsi ora agli angoli, furono surrogate alle più grandi e belle collocate nel 1607 e mutilate vandalicamente nel 1796 dai villici, quando assediarono la città. Questa fontana, come leggesi in apposite iscrizioni, fu fatta costruire dal re Filippo III nel 1605 in luogo di quella prima esistente.
L'acqua che sgorga dal Rosello è raccolta da più sorgenti, e la fonte, restaurata nel 1539 per cura del viceré, lo fu poi a più riprese, fra le altre nel 1644, da un ingegnere venuto espressamente da Roma con due mastri. Prima che fosse costruito l'acquedotto, che porta l'acqua alle case di tutta quasi la città, l'acqua trasportava»! a dosso degli asineli! dalla suddetta fonte del Rosello e da altre.
Oltre alla fontana del Rosello è pure da notare quella detta delle Concie.
ISTITUTI, INDUSTRIE e COM.BIERCIO
Oltre lutti gli uffizi governativi, provinciali e comunali e l'Università, Sassari possiede una Scuola di farmacia ed una Facoltà di filosofìa e lettere, un Museo archeologico, un Osservatorio metereologico, parecchie cliniche, e gabinetti di anatomia umana e patologica, di fisiologia, di fisica, di chimica, di zoologia, ecc., un Orto botanico, il liceo e il ginnasio Azuni, l'istituto tecnico Alberto La Marmora, una Scuola tecnica, una Scuola normale femminile, un Convitto nazionale, ecc.