Provincia di Sassari
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Pesca. — Il pesce esportasi principalmente a Livorno ed a Genova e calcolasi che se ne spediscano in questi due porti circa 1560 quintali all'anno. 11 tonno, conservato sott'olio da società genovesi, che hanno in appalto le tonnare, esportasi in Italia, e nel 1876 furono confezionati e spediti non meno di 6000 tonni.
Quanto alla pesca del corallo rilevasi dalla relazione del prof. Corrado Tarona intitolata: Il corallo iti Sardegna (Roma ISSI), che, nel 1882, le barche d'Alghero e dell'Asinara ne pescarono più di 900 chilogrammi Codesta pesca suol farsi principalmente con marinari algheresi nelle acque di Alghero, Castelsardo, isole Maddalena, Caprera, ecc.
Industrie — 1, Cave e Fornaci. Più di 600 operai lavorano nelle cave della provincia, la cui produzione rappresenta un valore annuo di oltre 900,000 lire fra granito, pietre da costruzione, pietre da affilare e macine. Nelle sole cave di granito dell'isola della Maddalena sono occupati circa 100 operai e il granito esportato da esse nel 1890 fu valutato a circa 111,000 lire; le cave di calcare e tufo calcaieo di Sassari producono per 22,000 lire all'anno, e non meno di 800,000 lire quelle di Alghero, Ozieri, Pozzomaggiore, Tempio e Nuoro, i cui prodotti, consistenti in tra-chite, pietre da costruzione, da affilare e da macine, son tutti destinati alle costruzioni locali. La Ditta esercente le cave della Maddalena invia in gran parte il granito a Roma per le opere dell'inai veamento del Tevere e per le stradali. Anche il Genio Militare adopera codesto granito pei lavori di difesa di Roma e della Maddalena.
Quanto alla fabbricazione dei laterizi, delle calci e delle terrecotte essa ha assai minore importanza delle cave: non vi lavorano che 300 operai circa, ottenendosi un prodotto del valore complessivo di lire 100,000 circa. Le fornaci sono intermittenti e tali sono anche 22 fornaci da calce, che danno lavoro ili inedia a 200 operai.
2. Estrazione dell'Olio. — I frantoi delle ulive si fanno ascendere nella provincia di Sassari a 162, dei (piali 153 a forza animale con pila orizzontale e macina verticale in pietra ed uno o due torchi in legno o in feiro. il numero dei lavoranti addetti alla fabbricazione dell'olio nella stagione invernale è di 400 in media, parte della provincia stessa e parte proveniente da Alassio, Moglio, sobborgo di Alassio, e altri luoghi della riviera ligure occidentale Da Alassio e Moglio traggono anche molti operai a lavorare nelle tonnare sarde durante la pesca e la preparazione dei tonni.
1 frantoi a vapore sommano a 9, dei quali 7 in Sassari, I in Alghero ed 1 a Nuoro. Occupano in complesso 36 operai con 14 pile e 26 strettoi.
3. Macinazione dei cereali. — Nel 1878 e 1882 la provincia di Sassari annoverava 5024 mulini, dei quali 26 a vapore, 238 a forza idraulica e 4760 a forza animale. In tutti questi mulini lavoravano 450 adulti e 4906 femmine adulte. I prodotti macinati sommarono nel 1882 a 228,517 quintali di frumento.
4. Industria tessile casalinga. — è esercitata in tutti quasi i Comuni della provincia e due soli de' suoi 107 Comuni ne sono privi. Nel 1886 si annoveravano 3490 telai per la tessitura promiscua della tela di lino e di quella stoffa di lana pecorina detta volgarmente furesu, adoperato anche per abiti fini. Codesti tessuti sono per ordinario di color nero e bigio e il loro valore varia da lire 8 a 9 per metro, con la larghezza di circa 70 centimetri. Si vendono anche fuori della Sardegna, mentre ì tessuti di tela servono al consumo interno.
1Ì0 — La l»utria, voi. V.