Provincia di Sassari
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4. Altro fiume notevole è il Sorso, detto anticamente Rio Sius o Sila, che sbocca poco lungi dal paese cospicuo di Sorso, dopo percorsa vai di Cocco, dalle sue scaturigini a circa due miglia dalla punta di N. D. di Bonaria.
5. Lo Stagnone, il Rio di Vignoj.a e il Rio di Liscia scendono dai monti e dai contrafforti del Liinbara, ma il solo importante è il Liscia, il quale, dopo raccolte le acque della Gallura, va a metter foce a nord del porto di Liscia dirimpetto alla Maddalena, dopo un corso di 39 chilometri.
Dal versante orientale si scaricano in mare:
1. Il Padrogianus e il Castangia, due torrenti che vuotansi nel golfo di Terranova; non senza importanza il primo per la ragione che lungo la sua valle svolgesi la strada, che da Terranova-Pausania conduce, per Ozieri, a Sassari e ad Oristano.
2. L'Orosei, detto anticamente Cedrino, che nasce a sud di Nuoro, alle falde del monte Ripalta, scorre nel territorio di Orgosolo, lambisce la base della montagna di Oliena, passa in prossimità del villaggio di Galtelli e va a scaricarsi nel Tirreno a Santa Maria di Mare, dopo un corso di 70 chilometri, in un bacino di 1,010 chilometri quadrati. Riceve nel suo corso molti rii e torrenti, di cui i principali sono: il Vanelle, o rio di Mamojada, il Fallo, o rio di Loculi, sulla sponda sinistra, il Cologone, ì'Omaro, il Muradino e il Crosio, o rio d'Irgoli, sulla destra. Nella stagione delle pioggie straripa spesso devastando, ma anche fecondando.
Dal versante occidentale scendono:
1. Il Temo, che ha le fonti nei monti d'Alghero, ma anziché un fiume è una riviera formata da torrenti, che vi si scaricano da diverse direzioni; interseca i confini delle due provincie di Sassari e Cagliari c va a metter foce nel golfo di Bosa, in quest'ultima provincia.
2. Il Tirso, di cui già s'è detto abbastanza, che interseca anch'esso i confini delle due provincie, come quello che nasce nel monte di Buddusò in provincia di Sassari e scaricasi nel golfo di Oristano in provincia di Cagliari.
Stagni. — Mancano i laghi nella provincia sassarese, ma abbondano per contro gli stagni, di cui i principali sono lo Stagno di Alghero, di un perimetro di chilometri 12.7 e di una profondità massima di metri 2.3, e lo Stagno di Platamoue a Porto Torres, con un perimetro di chilometri 9.2. Fra gli stagni minori sono da ricordare quelli di Gennaro, di Filo Lercari, di Santa Giusta, di Jamuli, di Colligo e di Terranova.
Agricoltura e suoi prodotti. — Secondo le Notizie sulle condizioni industriali dell'isola di Sardegna, nel fascicolo XI degli Annali di Statistica, il territorio della provincia di Sassari non è coltivato che in parte; il 19 per 100 soltanto della sua superficie è arabile. A migliorarne la coltura bisognerebbe dar mano in vaste proporzioni alle bonifiche, accrescere le irrigazioni e introdurre la fognatura. Qualche bonifica, qualche colmata o prosciugamento di stagni furono eseguiti non ha gran tempo; ma da ciò a quanto necessiterebbe di fare ci corre.
1. Boschi. — Le regioni silvestri incontransi nelle parti alpestri della Nurra occidentale, nelle terre a maestro-ostro e scirocco àaWAnglona e in altri distretti poco popolati. Le selve nurresi erano un tempo le più prosperose della provincia e le meglio conservate, segnatamente nel gruppo dell'Argentiera. NeHMwfjf/otta, dove si eccettuino alcuni tratti, in cui la vegetazione è rigogliosa, vedonsi assai rari gli