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Parte (Juiuta — Italia Insulare
Sassari, limitata a levante da altra regione trachitiea sino al confine della Gallura. I minerali estratti nella Nutra sono quelli di piombo argentifero, di zinco e di ferro.
Quasi tutta la parte orientale della provincia è occupata dal granito e subordinatamente da scisti cristallini, Iti dipendenza della catena del Oeunargerriu e del monte Limbara; fanno solo eccezione alcuni calcari secondari del golfo di Orosei e del monte Alvo più al nord: anche l'isola di Tavolava e il capo Figari sulla costa orientale sono dello stesso calcare, mentre l'arcipelago della Maddalena, come il resto della Gallura, è tutto a fondo granitico.
Terreni moderni di trasporto non si hanno che nel fondo delle valli ed alla foce dei fiumi principali: merita però menzione il grande piano quaternario a nord di Ozieri, attraversato dal rio Manna, confluente del Cogli ina:-:.
Le due bocche degli antichi scavi nella montagna, detta comunemente dell'Argentiera, trovansi presso il porlo di San Nicolò non lungi dal capo dell'Argentiera. Verso l'imbocco di detto porlo veggonsi le vestigia e le rovine di una fonderia e scorgesi che, nonostante la mancanza delle acque, furonvi operale fondite considerevoli, giovandosi dei venti per dar moto ai mantici. Dal minerale di piombo argentifero si è ricavato un po' d'argento e il 72 per 100 di piombo metallico. Il ferro solforato poi trovasi sul rovescio del capo dall'Argentiera nel luogo detto già Rocca dell' Orso.
Nel territorio di Codrongianus, a sud-est di Sassari, trovasi il tufo calcareo o travertino, particolarmente nel luogo detto San Martino. Le acque acidule di quel bagno sgorgano da questa roccia.
Idrografia. — Molti sono i corsi d'acqua, che scendono dai monti a bagnare il territorio sassarese, ma la maggior parte hanno breve corso, e rovinoso quando ingrossano per grandi pioggie subitanee, mentre inaridiscono nelle siccità. I primi-pali sono li Coghinas, il rio Turritano o di Porto Torres e il Tirso che nasce nella provincia di Sassari, ma per metter foce in quella di Cagliari.
Scaricarisi nel versante settentrionale.
ij II Coghinas, il maggior fiume della provincia, il quale ha le scaturigini nella regione detta La Flanedda, poco lungi dalle sorgenti del Tirso, si congiunge al rio d'Oschiri e quindi al rio Mannu, suo affluente principale e più lungo di esso, riceve sulle due sponde le acque di torrenti numerosi, piega quindi a maestro, lambe il piede del Limbara e va a metter foce in mare a greco di Castelsardo, dopo un corso di 105 chilometri in un bacino di 2147 chilometri quadrati.
2. Il Mannu sgorga presso Bonorva (a 476 in. con stazione ferroviaria), traversa il campo d'Ozieri (donde l'altro suo nome di Rio d' Ozieri) e riuniscesi a nord-ovest d'Oschiri al Coghinas.
3. Il Turritano o Bio di Porto Torres (che alcuni vogliono chiamare Sacro e latinamente Sacer), ha le sue prime fonti nelle pendici contro greco del monte Feruloso, a libeccio e poco lungi da Cheremule, corre verso maestro-tramontana con molte inflessioni, accoglie a destra il rio di Mesumundu e il rivo d'Ititi a sinistra; più oltre dalla medesima parte, il rio d'Uri e un po' più sotto il rio di Mascari, che gli reca le acque di Osilo e di Campo Mela riunite, e finalmente, non molto lungi dalla foce, il rio di Oltana che entra, come il precedente, nella sua sponda destra. Il Turritano mette in mare a Porto Torres.