Provincia di Sassari
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Gallura a nord-esl, deWAnglona e del Logudoro in mozzo e della Narra a ovest (1). La parte più elevata è nei monti di Limbara, circondario di Tempio Pausania, la cui punta culminante (punta Balestrieri) tocca l'altezza di 1359 metri dal livello del mare. Seguono verso est i monti di Uliana, che formano col Limbara una piccola giogaia, la quale ricinge a sud porzione della Gallura.
Nelle regioni dell*Jj(gi»m e del Logudoro incontrasi un alternare irregolare di monti poco elevati, di colline e rialti con qualche pianura. Il punto più eccelso è d monte di N. Donna di Loriana (767 ni.).
1 monti della Narra costituiscono una piccola catena spezzata ed irregolare, di cui forma parte l'isola dell'Asinara all'estremità. Le altezze principali rinvengonsi nel monte Doglia (436 m.) e nel monte Forte (465 m.).
La porzione più a sud della provincia è occupata da un sistema di monti piii cospicui, i quali raggruppansi formando una catena speciale, che stendesi in gran parte nella provincia cagliaritana. Godesti monti sono separati dagli altri della provincia sassarese dalla vallata, che dal campo d'Ozi eri piega a greco sino a Terra-nova-Pausania. Il punto culminante è il Gennargenlu, di cui abbiamo già discorso np\VIntroduzione della Sardegna, che ergesi nel Bruncu Spina a 1792 ni Gli tengono dietro il monte Spada (1626 ni.), il monte h'asu (1258 in.), la pillila Cutiriua (1128 in.), il monte Lento (1093 ni.), la punta Capetti (1029 in.) e il monte Niedtht (971 in.).
Gli altipiani più notevoli soli quelli di Buddusò, Padru Manna, Stam e Sassitu. Sono anche nella provincia molti crateri di vulcani estinti.
Geologia e Mineralogia. — Trovasi nell'isola dell'Asinara il granito con feldspato bianco, quarzo grigio e mica nera o bianca argentina di grana più o meno tuia e di apparenza un po' alterata; e ve n'ha di grossi elementi con la mica bianca argentina di grandi lamine e con cristalli di tormalina, alcuni dei (piali ne contengono alcuno più piccolo di quarzo. In altri punti si riconosce il gneiss con la mica argentina mista alla nera.
Lo scisto talcoso del siluriano forma l'ossatura dei monti della Nurra. È sovrapposto al granito e l'ardesiaco è di ottimo uso pei tetti. Anticamente ne fu coltivata una cava, ricordata dal Fara e riattivata nel 1829 con buoni risultati, la quale trovasi sulle coste della suddetta Nurra fra capo Ncgretto e la punta dell' Argentiera, A levante della Nurra una regione di colline tracliitiche si estende fino a Sassari limitata a mezzodì dalla massa vulcanica di monte Ferra in provincia ili Cagliari Un'ampia zona terziaria a colline si estende quindi da Porto Torres a Ronorva, passando per
(1) E dacché ne abbiamo il destro, diremo qui due parole di <,uest' ultima regione, assai rinomata in Sardegna.
Fu dato il nome di Nurra ad un'immensa distesa di terroni, piani in parte e in parte montuosi, nei quali non son villaggi o casali, si soltanto case coloniche isolate, chiamale stazzi, abitale da famiglie patriarcali, la cui occupazione principale consiste nella pastorizia e nella coltivazione dei campi. Non poche famiglie sassaresi recansi, durante la buona stagione, a villeggiare in codesti stazzi e la Narra è percorsa del continuo da cacciatori, che vi fanno preda copiosa di selvaggina.
Prima però di por piede nella Nttrrit. incontrasi un'altra regione detta La Crucca (già baronia infeudata dal Demanio alla casa Cervellon e venduta poi ai fratelli Maffei per li-,000 scudi), in cui è un immenso caseificio, con allevamento di vacche, conforme a tulle le più moderne esigenze. Dalla Crucca, oltre parecchi altri prodotti, viene un burro che per la sua squisitezza non teme il paragone col migliore della Lombardia.