Mandamenti e Comuni del Circondario di Oristano
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Grano, orzo, favo, ceci, lino, vino nero e bianco, alberi da frutta, bestiame, formaggio, che Vendesi in parte ad Oristano, parte a Cagliari. Frequenti i Nuraghi ne 1 territorio. La Giara ne è tutta incoronala e se ne possono numerare una ventina nella linea, che chiude il territorio.
Coli, elett. Oristano — Dioc. Oristano.
Asuni (510 ab.). — In piano, a 8 chilometri da Senis e a circa 800 metri di altezza, con parrocchiale della Concezione, oratorio e, a un quarto d'ora dal paese, la chiesa di San Daniele martire, che festeggiasi con grande concorso. Grano, orzo, fave, ceci, lino, vino, alberi fruttiferi e selve annose. Commercio di legna da ardere nei Cam-pidani di Ales e di Milis, a Sanluri e a Terralba.
Di pochi Nuraghi sopravvanzano vestigia e, vicino a uno di essi, son le rovine della chiesa di San Giovanni Battista, distrutta nel 1703 da un incendio. Sparse in varii luoghi son venti caverne sepolcrali antichissime, lunghe generalmente m. 1.30, larghe 11 ed alte altrettanto.
Coli, elett. Oristano — Dine. Oristano.
Mogorella (522 ab.). — Alle falde meridionali del monte fìhirghini, con parrocchiale di San Lorenzo. Grano, orzo, fave, legumi, lino, vino, alberi fruttiferi di non molte specie e varietà; bestiame e formaggi.
Coli, elett. Oristano — Dioc. Oristano.
Nureci (454 ab.). — Giace entro una conca circondata da cinque colline, che lo proteggono da molti venti, con parrocchiale di Santa Barbara, chiesa di San Seba-sliano all'estremità del paese e altra chiesa lontana mezz'ora da esso nella regione di Genadas, ove sorgeva un villaggio abbandonato dagli antichi abitatori per sottrarsi ai malandrini, che saccheggiavano le case e rapivano le fanciulle Grano, orzo, fave, legumi, lino, vino,piante fruttifere, boschi, bestiame e formaggio pregiato. Tre Nuraghi.
Coli, elett. Oristano — Dioc. Oristano.
Ruinas (1011 ab.). — Siede a circa 300 metri sul mare, sopra il gran colle dal suo nome, in un piano del medesimo e con soprastante a ovest la mole del monte Gìnrghini. Nel fiume Imbessu abbondano le anguille, le trote e talvolta anche i muggini. Parrocchiale di San Giorgio martire all'estremità dell'abitato. Grano, orzo, fave, lino, legumi, alberi fruttiferi di molte specie e varietà, selve e macchie, bestiame, formaggio e pollame. Quello che sopravvanza al consumo degli abitanti si porta a vendere in Oristano. Due soli Nuraghi e vestigia di un'antica popolazione detta Piemonte, la quale vuoisi sia stata distrutta da più di due secoli, e fosse una frazione od un vicinato di Buinas.
Coli, elett. Oristano — Dioc. Oristano.
Sant'Antonio Ruinas (023 ab.). — Siede a 150 metri sul mare, nell'estrema falda della eminenza piatta, su cui trovasi il paese precedente di Ruinas, in territorio attraversato dal fiume Imbessu, con parrocchiale di Sant'Antonio abate. Grano, orzo, fave, legumi, lino, alberi fruttiferi, vini comunemente bianchi, bestiame. Olto Nuraghi quasi lutti disfatti,e circa 23 caverne artefatte del genere di quelle camerette sepolcrali, di cui già si è detto. Alcune son doppie, vale a dire, si passa dall'una all'altra per una finestrella. Furono già sepolture degli antichi abitatori dell'isola.
Cenni storici. — Prese il nome da una statua di S. Antonio abate, rinvenuta presso una sorgente, ove s'imprese subito a fabbricare un oratorio, là dov'è ora la parrocchiale; ed essendovisi subito stabilite alcune famiglie, ebbe così principio ii paese nel 1702.
Coli, elett. Oristano — Dioc. Oristano.