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l'arie Quinta — Italia Insulare
ed orti piccoli per l'angustia dell'area, in cm fu fabbricato il paese e vie tutte anguste e tortuose La chiesa principale, dedicata a San Pietro e di recente costruzione, ha surrogato l'antica di circa 208 anni, coinè rilevasi dall'iscrizione sulla facciata. Delle chiese minori sei stanno nell'abitato e una nella campagna, sacra a San Leonardo, edificala nel medioevo e già ufficiata dai Benedettini. Una casa di bella apparenza è occupata dal Ginnasio comunale.
Presso il paese sgorgano, fra i castagni, due fonti, dalle quali formasi il rivolo, che attraversa il paese e vi riceve le acque di quattro allre fonti. Sanlu Lussurgiu è anche attraversalo dall'antica strada da Cagliari a Sassari, e dista 18 ore dalla prima, 15 dalla seconda, 5 da 15osa e 5 da Oristano.
Grano, orzo, granoturco, fave, fagiuoli, patate, ulive, castagne e ciliegie abbondantissime, vino leggero e assai buono nel verno e nella primavera, vino fino detlo '(orbato, rinomato più perla sua rarità che per la bontà: gran copia di acquavite distillata da molti lambicchi e venduta nei paesi vicini; mollo bestiame. Lavorazione della lana attivissima; lavori da falegname eseguiti con perizia singolare; botti rinomatissime, di cui provvedons* i paesi vicini; dogarelle di castagno; gualchiere nei rivi per assodare il saio tessuto in paese e in quelli altri del Logudoro, che ne hanno difetto. Le donne, sempre laboriose, filano e tessono lino e lana, tingono il saio in nero o in rosso, ed è tanto il prodotto, che possono soddisfare alle molte domande anche da paesi lontani, formandone ogni anno oltre a 2000 pezze. Contansi circa venti Nuraghi, in gran parte distrutti.
Nei dintorni, verso il nord, trovasi la chiesa di San Leonardo, già dipendente dell'ordine di San Giovanni di Gerusalemme e confine tra i giudicati d'Arborea e di Torres. Essa formava pure commenda e la storia ne tratta fin dal 1355. in cui essa, sotto il dominio Pisano, costituiva baliaggio dipendente dal priorato di Pisa. Questa commenda ebbe il nome di Sielefuenles (sette fonti) per le copiose sorgenti, che vi sgorgano e che la rendono assai ubertosa e molto atta al pascolo. Quivi mori il conte Guelfo della Gherardesca, figlio al famoso Conte Ugolino. L'uso della commenda di San Leonardo era riservato ai Continentali e non ai Sardi e perciò nel XVII secolo le Corti Generali dell'isola vollero nell'ordine di San Giovanni creata una lingua a favore dei Sardi (Martini, Storia ecclesiastica, voi. iti, pag. 438). Sotto Casa Savoia tale commenda fu sempre conferita a continentali enei 1822 le rendite si applicarono a usi pubblici. CWI. elett. Oristano — Dioc. Bosa — P2 T.
Bonarcado (1395 ab.). — A circa 300 metri di altezza, con larghi ed una nuova e bella strada, che conduce alla parrocchia dei Santi Romualdo e Zenone di antica costruzione ed appartenente all'antico celebre monastero Camaldolese, fondato nel 1147 da Barisone Serra, giudice dell'Arborea. Il territorio è bagnato da oltre quaranta sorgenti e nel monte Querquedu, al cui piè giace ii paese, apresi un gran numero di scaturiggini di acque salubri. La parte montuosa, presso ai confini del Lussurgiese, è atta ai castagni, ciliegi, ulivi e ad altri alberi da frutta; nelle rimanenti prosperano i cereali, le civaie, i carciofi, il lino principalmente e la vite, che dà una grande varietà di uve; bestiame, lana e formaggio. Diciasette Nuraghi tutti vicini a qualche sorgente o ruscello.
Cenni storici. — E un paese antico, che figura assai nella storia ecclesiastica sarda del medioevo e in cui si celebrò, nel 1302, un concilio nazionale presieduto dall'arcivescovo pontificio, nella chiesuola esistente ancora di Santa Maria.
Questa chiesa ha un passato storico non indifferente. Venne consacrata con gran solennità nel 1147 da Barisone d'Arborèa, assistendovi l'arcivescovo di Pisa quale primate di Sardegna e Corsica e legato pontificio, quasi tutti i prelati dell'isola e i giudici Costantino di Cagliari, Gonnario di Torres e Costantino li di Gallura In