Mandamenti e Comuni del Circondario di Cagliari
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Cenni storici. — Li dove veggonsi, come a Guamaggiore e a Ortacesus, indizi di abitazioni distrutte, v'erano forse anticamente, se non villaggi, almeno corti, ossia grandi poderi di persone principali, ove stanziavano schiavi addetti all'agricoltura con le loro famiglie per lavorare a profitto dei loro padroni.
Coli, elett. Isili — Dioc. Cagliari — P3 a Senorhì, T. a Sanluri.
Pinientel (591 ab.). — Siede alla falda orientale di alcune colline, poco lungi dalla strada provinciale, che va dall'Ogliastra a Cagliari a 12 chilometri da Guasila ed è diviso in due porzioni da un rivo perenne. Parrocchiale della Madonna del Carmelo. Vegetazione rigogliosa, buoni vini, ottime frutta e bestiame.
Cenni storici. — Furono già in questo territorio parecchi Nuraghi, ora distrutti, per adoperarne i materiali in nuove costruzioni. Sono notevoli alcuni di quelli ipogei antichi, creduti sepolcri della popolazione primitiva e poco lungi dall'abitato. I contadini di Pinientel li chiamano Domos de janas, ossia case di vergini o fate.
Coli, elett. [sili — Dioc. Cagliari — P2 a Senorhì, '1'. a Serrarmi una.
Mandamento di LUNAMATRONA (comprende 6 Comuni, popol. 4390 ab.). Territorio esteso e fertilissimo, coltivato a cereali, a viti, a piante ortensi, a ulivi e ad alberi fruttiferi. Ottimi vini e molto riputata la malvasìa.
Lari am atro ti a (1104 ab.). — Parte in piano e parte in pendio verso est, protetto a ovest da una piccola eminenza con chiesa parrocchiale di San Giovanni Battista, la più bella di quelle plaghe, e altre tre chiese minori. Nella regione chiamala Is olìas (gli ulivi) erano due chiesuole campestri di Sant'Elia e di Sant'Enoc, dissacrate verso il 1770 e di cui più non veggonsi che le vestigia. Cereali, olio, vino, frutta e prati.
Cenni storici.Erano nel territorio parecchi Nuraghi demoliti per averne le pietre ed acquistar terreno arabile. Alcuni minuti discosto molti sepolcri antichissimi. Coli, elett. Isili — Dioc. Ale? — P8 ivi, T. a Sanluri.
Gollinas (1072 ab.). — E situato in mezzo a varie colline, donde il suo nuovo nome di Collinas, mentre in addietro chiamavasi Form, che alcuni vollero dedurre dal latino Forum e altri da Forno. Lo Spano è d'opinione che il nome di Forra con cui chiamavasi prima questo Comune provenisse dal Fenicio ed indicasse abbondanza di frutta. Parrocchiale di San Michele con tre altre chiese minori. La chiesa rurale di Santa Maria Bagnara sta in mezzo ad una piccola selva di pioppi, oleastri e lentischi giganteschi e, a poca distanza da essa, veggonsi rovine di bagni e di altri edilizi Cereali, legumi, ortaggi, vino squisito, bestiame, ecc.
Cenni storici. — Vi si veggono le fondamenta di tre muraglie distrutte, e poco lungi dalla suddetta chiesa campestre esisteva, giusta la tradizione, un villaggio detto VUlaclara. Vi si scorgono infatti vestigia, che confermano l'asserzione e alla distanza di 200 passi ordinarli, verso mezzodì, furono scoperti non pochi antichi sepolcri con vasi lacrimatorii, lucerne, medaglie e altri siffatti oggetti.
Uomini illustri. — In questo Comune nacque e morì il celebre repubblicano Giovanni Battista Tu veri, autore del Diritto dell'uomo alla distruzione dei cattivi governi; Delle libertà e delle caste; Dei sofismi politici, e di altri sci-itti minori.
Coli, elett. Isili — Dioc. Ales — P2 a Sardara, T. a San Gavino Monreale.
Pauli Arbarei (409 ab.). — A circa 3 chilometri da Lunamatrona, in fondo a un vallone sulla sponda sud di una palude, che accoglie le acque delle vicine pendici, Codesta palude, che aveva il nome di Sitzamus, da cui il paese è pur detto Pauli Sitzamus, traboccava nel verno e con tempi piovosi, inondando non di rado il villaggio e nudriva pingui anguille e mignatte. Da parecchi anni essa è stata, a cura dei nobili Francesco Maria ed Emanuele Paderi, elio ne fecero acquisto dal Demanio, completamente prosciugata. Ora si ha un'estensione di circa 200 ettari di terreno