Stai consultando: 'La Patria. Geografia dell'Italia Sardegna. Corsica - Malta - I mari d'Italia', Gustavo Strafforello

   

Pagina (95/471)       Pagina_Precedente Pagina_Successiva Indice Copertina      Pagina


Pagina (95/471)       Pagina_Precedente Pagina_Successiva Indice Copertina




La Patria. Geografia dell'Italia
Sardegna. Corsica - Malta - I mari d'Italia
Gustavo Strafforello
Unione Tipografica Editrice Torino, 1895, pagine 463

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

Aderisci al progetto!

   
[Home Page]




[ Testo della pagina elaborato con OCR ]

   Mandamenti e Comuni del Circondario di Cagliari
   -91
   Oltre alla chiesa di San Pietro, vi è quella dedicata a Sant'Antonio, parrocchiale antichissima, ed il palazzo dei Marchesi di Tuili.
   Il grano di Tuili ha sempre avuto fama di essere il migliore della Sardegna per la sua purezza, per la compiuta maturità e lucidezza e pel suo largo prodotto nel panificio e nelle paste. Le vigne producono ottima malvasia, vino bianco comune, vino nero e un po' di canouào, girò e manica. Olio, miele, cacio, ecc. Tredici Nuraghi demoliti la maggior parte.
   Coli, clett. Isilì — Dioc. Ales — P2 a Barumini, T. a Sanluri.
   Viliaaova Franca (1121 ab.). — A 300 metri di altezza a sud e a 8 chilometri da Barumini, in territorio montuoso, bagnato dal rio Caralita che scaturisce nella pianura del Sarcidano. Vigne, boschi, pascoli, bestiame e selvaggina.
   Cenni storici. — Nei tempi feudali era compresa nella baronia di Las Plassas e, verso la metà del secolo XVII, vi s'introdussero i Religiosi Paolotti.
   Uomini illustri. — Diede ì natali a Vincenzo Porru, diligente cultore dello studio del dialetto sardo meridionale, autore di una pregiata Grammatica Sarda e del Vocabolario Sardo Italiano. Pubblicò inoltre altri pregevoli scritti.
   Coli, elett. Isili — Dioc. Oristano — P3 a Barumini, T. a Sanluri.
   Mandamento dì DECIMOMANNU (comprende 8 Comuni, popol. 7253 ab.). Tri l iIi ir i11 assai fertile in grano, orzo, fave, legumi, lino, con alberi da frutta, olivi, vigne e bestiame. È bagnato dal Caralita con un ponte di 13 archi e dai torrenti Rio Manna e Flumìneddu, che scaricansi nel suddetto Caralita in vicinanza della chiesa eli Santa Greca.
   Decìmomannu (1438 ab.). — Giace nella pianura Davida, a 17 chilometri da Cagliari, alla confluenza dei due suddetti torrenti e non lungi dalla sponda sinistra del Caralita. Parrocchiale di Sant'Antonio abate, con due chiese filiali di Santa Maria e della martire sarda, Santa Greca. Eranvi anticamente due conventi di Camaldolesi, dei quali non rimasero che le due chiese di San Nicolò e di San Pietro.
   Nel territorio rinvengonsi gli avanzi dell'antico acquedotto cagliaritano, il quale, poco lungi dal suddetto ponte di 13 arcate, accavalcava il Caralita. Presso alla chiesa della suddetta Santa Greca veggonsi ancora i ruderi di due chiese, che la tradizione assegna ai Benedettini, Molte altre belle memorie furono cancellate dal tempo, ma s'ha ragione di credere che Decinioinannu, quando fioriva il Giudicato di Cagliari, fosse uno dei paesi principali della provincia. Cereali, ortaggi, mandorle e altre frutta, vino e formaggio.
   Cenni storici. — Nel 1323 una squadra pisana, per liberare Iglesias cadula in potere degli Aragonesi, sbarcò alla Maddalena un nerbo di truppe, sotto il comando di un capitano Manfredi, il quale le condusse a Decimo; l'infante Don Alfonso le assali fra Decimo ed Ehnas (Su Masu) nel luogo detto Bansisterri, ed in quel fatto d'armi cadde irreparabilmente la fortuna della Repubblica. Nel 1353 accesasi un'altra guerra fra Arborea ed Aragona, Decimomannu cadde, per tradimento del conte Gerardo Donoratico, in potere del Giudice d'Arborea.
   Coli, elett. Serramanna — Dioc. Cagliari — P3 T, e Str. ierr.
   Assemini (1954 ab.). — È situato al limite della vasta pianura del Campidano cagliaritano, poco lungi dallo stagno di Cagliari e dal frurne Caralita, a 4 chilometri da Decimomannu e a 13 a maestro da Cagliari. Parrocchiale e oratorio di San Giovanni Battista, ambidue assai antichi. Nella prima ad una sola navata si conservano alcuni antichi dipinti, fra i quali una tavola detta delle Anime, del pittore sardo Dexart, del secolo XVI, a scompartimenti rappresentanti VInferno, il Purgatorio e il Paradiso; era assai bella ma fu sciupata dai restauri. La parrocchiale è