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La Patria. Geografia dell'Italia
Sardegna. Corsica - Malta - I mari d'Italia
Gustavo Strafforello
Unione Tipografica Editrice Torino, 1895, pagine 463

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   Cagliari
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   Dal colle di Bonaria al borgo S. Avendrace occorrono del continuo questi monumenti e dovunque si fecero scavi, si rinvenne qualche avanzo di antichità romane.
   Il primo gruppo di abitazione stava a quei tempi sotto il suddetto colle di Bonaria lungo la spiaggia, e rientrava poi, occupando la maggior parte del quartiere di Villa-nova, con gli orti vicini; seguivano quindi le case occupando la parte piana del quartiere della Marina, tutto il mercato di Stampacc e rientrando sino all'anfiteatro. La città poi continuava dalla piazza del Carmine lungo la spiaggia verso il borgo Sant'Avendrace, lasciando a destra la necropoli sino allo stagno, di cui comprendeva una porzione, non essendo desso allora cosi vasto come al presente.
   Era questo il perimetro della città antica ai tempi dei Cartaginesi e dei Romani. Ivi dimorò il pretore Tito Manlio Torquato e vi ebbe, durante la seconda Guerra Punica, il suo quartiere generale, quando combattè contro Amsicora e gli alleati cartaginesi , Asdrubale, Annone e Magone (Liv., xxm, 40, 41) ; co-m'aneo vi dimorarono il pretore M. Porcio Catone, il questore C. Gracco, che beneficò tanto i Sardi, e il poeta Ennio, il quale, militando nelle legioni romane, vi si fermò 20 anni, insegnando lettere greche.
   Floro (11,6, § 35) chiama Ca-rales urbs urbium, o capitale della Sardegna, e la dice presa e punita severamente da Gracco; ma ciò è in contraddizione con la narrazione di Livio delle guerre di Gracco in Sardegna, secondo
   la quale le città rimasero fedeli 23- ~ CaSliari : Monumento a Carlo Felice
   a Roma e la ribellione si re- (da fot0Sra,ia * Magri).
   strinse alle tribù alpestri.
   Nella guerra civile fra Cesare e Pompeo, i Caralesi furono i primi a dichiararsi in favore del primo, esempio tostamente imitato dalle altre città della Sardegna (Ges., B. C., ì, 30) e Cesare stesso vi approdò con la squadra al suo ritorno dall'Africa.
   Pochi anni dopo, quando la Sardegna cadde nelle mani di Menas, luogotenente di Sesto Pompeo, Caralis fu la sola città, che oppose resistenza, ma fu presa dopo breve assedio (Dion. Cass., xlvhi, 30).
   Di Caralis non fa menzione l'istoria sotto l'Impero romano, ma essa continuò ad essere considerata capitale della Sardegna, e, quantunque non divenisse una colonia, i suoi abitanti ottennero i diritti di cittadini romani (Plin., ni, 7, s. 13; Strab., v, p. 224; Mela, n, 7; Itin. Aut., pp. 80, 81, 82, ecc.).
   95 — l.a Patria, voi. V.